Sono numeri pesanti quelli che emergono dal report sui conti di Vodafone per l’anno 2012. La crisi dei paesi del mediterraneo si fa sentire anche sul colosso delle comunicazioni che registra un calo complessivo degli utili di circa il 90%. A trascinare così in basso i numeri di Vodafone sono state soprattutto le maxi svalutazioni in Spagna e Italia, dove i ricavi da servizi si sono contratti rispettivamente dell’11,5% e del 12,8%.
Conti 2012
Vodafone ha chiuso l’anno fiscale il 31 marzo 2012 registrando delle perdite pesanti; si tratta della flessione più ampia da quanto la società ha iniziato ad effettuare questa misurazione nel corso 2003.
La forte diminuzione dei ricavi da servizi ha condotto la Vodafone a sospendere il dividendo da 2,1 miliardi di sterline proveniente delle attività statunitensi dell’azienda. Sul mercato Usa infatti Vodafone continua a far sentire la sua presenza e grazie al controllo del 45% di Verizon Wireless ha ottenuto un risultato operativo sopra le aspettative, guadagnando un +9,3% pari a circa 132 miliardi di sterline.
I risultati, per quanto pesanti, rientrano comunque nelle stime degli analisti; la diminuzione dei ricavi organici provenienti dai servizi erogati dalla Vodafone è nell’ordine del 4,2%. Si tratta del primo calo dei ricavi su base annua che la Vodafone abbia mai registrato dal 2005; una flessione del 4,2% vale circa 44,4 miliardi di sterline.
Forte calo in Spagna e Italia
E’ soprattutto il mercato italiano e quello spagnolo a trascinare in negativo i conto della Vodafone. In questi paesi infatti si è registrata una flessione decisamente più marcata rispetto agli altri paesi dell’Unione. Nel sud Europa, dove la crisi di fa maggiormente sentire, gli operatori che lavorano sul territorio, per cercare di arginare il più possibile l’inevitabile diminuzione dei consumi, attuano strategie volte al taglio delle tariffe. I ricavi da servizi infatti si sono contratti dell’11,5% in Spagna e del 12,8% in Italia.
I due paesi inoltre hanno registrato una maxi svalutazione da 7,7 miliardi causata anche da un onere contabilizzato da Vodafone sulle attività di Italia e Spagna, pari a circa 1,8 miliardi di sterline.
Per cercare di sopperire alle pesanti perdite europee la Vodafone ha deciso di non distribuire ai soci il 45% dei 7 miliardi di dollari di dividendi provenienti dal controllo della Verizon Wireless, al fine tentare anche l’acquisizione di nuove frequenze in europa e migliorare l’offerta di prodotti.
Nuovi investimenti
La forte crisi europea sta causando da anni anche gravi problemi alla Vodafone, costretta a subire anche l’aumento della concorrenza e le continue modifiche delle normative europee. La convergenza dei nuovi mezzi di comunicazione obbliga continuamente la Vodafone a modificare le proprie strategie di marketing e l’offerta di servizi e prodotti per cercare di non perdere troppo terreno nei confronti degli operatori via cavo.
Per questo Vodafone è sempre alla ricerca di nuovi partner e nuove reti da utilizzare per ampliare il proprio campo d’azione. Lo scorso mese per esempio la Vodafone ha chiuso la trattativa per l’utilizzo della rete di Deutsche Telekom grazie alla quale potrà offrire ai propri clienti nuovi servizi di telefonia mobile fissa e internet a banda larga.
La pesante svalutazione spagnola non spaventa la Vodafone, che nonostante la flessione dei ricavi, continua ad investire nel paese. A marzo infatti la Vodafone ha deciso di investire con France Telecon in Spagna per la costruzione di una rete a banda larga via cavo in fibra ottica. Nonostante quindi le perdite registrate in Spagna, costate alla Vodafone circa 16 miliardi di sterline l’azienda ha comunque deciso di imbarcarsi in un grande progetto per il paese che comporta un discreto impegno finanziario.
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