Veneto Banca e Popolare Vicenza: ecco come cambiano con Atlante

Antonio Atte

08/07/2016

08/07/2016 - 18:34

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Veneto Banca e Popolare Vicenza: ecco come cambia il management dei due istituti di credito dopo l’ingresso del Fondo Atlante.

Veneto Banca e Popolare Vicenza: ecco come cambiano con Atlante

Veneto Banca e Popolare di Vicenza provano a ripartire dopo le operazioni che le hanno portate sotto il controllo del Fondo Atlante, ormai il primo polo bancario del Nord-Est. Come cambia il volto dei due istituti di credito veneti?

Entrambe le banche hanno seguito un percorso articolato in tre momenti: sono state trasformate in società per azioni, hanno affrontato un aumento di capitale e hanno tentato l’approdo a Piazza Affari.

Ma la penuria di investitori ha determinato l’ingresso del Fondo Atlante, il quale detiene il 97,64% del capitale sociale di Veneto Banca e il 99,33% della Popolare di Vicenza. Come cambiano le due banche dopo l’arrivo di Atlante?

Popolare Vicenza: Iorio ad e Mion presidente

La Quaestio Sgr di Alessandro Penati, società indipendente che gestisce il Fondo Atlante, ha espresso il nuovo cda di Bpvi, nel quale sono stati nominati l’amministratore delegato Francesco Iorio e il presidente designato Gianni Mion.

Iorio ha evidenziato alcune notizie positive per la Popolare di Vicenza, affermando che “la raccolta non solo si è stabilizzata da metà maggio, ma nell’ultimo mese è tornata a crescere”.

Mion, pur predicando prudenza, spiega che Atlante non resterà a lungo. Per questo, secondo il neo-presidente, l’obiettivo è

un matrimonio con un partner del settore, interessato al territorio e con un progetto industriale. Non importa se italiano o straniero, anche se non ho notizia di fondi americani.

Veneto Banca: nuovo cda, Carrus plenipotenziario

In casa Veneto Banca il copione è più o meno lo stesso. Al termine della riunione del cda presieduto da Stefano Ambrosini, Montebelluna ha annunciato che tutti i consiglieri hanno rassegnato le dimissioni, le quali saranno effettive a partire dall’8 agosto, cioè quando i soci torneranno a riunirsi (probabilmente in quell’occasione non si vi sarà modo di preparare l’azione di responsabilità contro i precedenti vertici).

In una nota si legge inoltre che il cda ha deliberato

alla luce dell’attuale situazione del settore bancario e dell’opportunità di una conduzione aziendale pienamente unitaria, la nomina ad amministratore delegato del consigliere e direttore generale Cristiano Carrus – conferendo allo stesso tutti i poteri tranne quelli non delegabili per legge o per statuto – e la revoca dei poteri precedentemente conferiti al comitato esecutivo.

Carrus torna dunque in sella per volere di Atlante e per un mese ricoprirà un ruolo plenipotenziario, in attesa di una riconferma.

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