Variante Delta, la maggior parte dei contagi è causato dai pre sintomatici

Martino Grassi

20 Agosto 2021 - 17:51

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La maggior parte dei contagi di variante Delta è causato dai positivi pre sintomatici, che spesso non sanno nemmeno di essere affetti dal virus, secondo uno studio condotto a Guangdong in Cina.

Variante Delta, la maggior parte dei contagi è causato dai pre sintomatici

Le persone positive al Covid, ma che ancora non lo hanno scoperto non avendo manifestato i sintomi, potrebbero essere responsabili della maggior parte dei contagi causati dalla variante Delta.

È questa la conclusione di uno studio che ha preso in esame un focolaio scoppiato a Guangdong in Cina. Nella ricerca inoltre viene precisato che fino al 74% dei contagi di variante Delta potrebbero essere causati da persone che non hanno ancora manifestato i sintomi, una percentuale nettamente superiore a quella di persone positive ad altri ceppi di Covid.

Variante Delta, i pre sintomatici causano il 74% dei contagi

Le persone pre sintomatiche, positive alla variante Delta, sarebbero responsabili della maggior parte dei contagi secondo uno studio pubblicato sulla piattaforma di preprint (’medRxiv’), non ancora sottoposto a revisione paritaria.

Un gruppo di scienziati, coordinati da Benjamin Cowling, epidemiologo dell’Università di Hong Kong, ha analizzato i dati dei test di 101 persone contagiate tra maggio e giugno nel Guangdong e i dati dei loro contatti stretti. I ricercatori hanno poi scoperto che le persone avevano in media quasi 2 giorni di tempo, 1,8 per l’esattezza, per contagiare le altre persone prima di iniziare a manifestare i sintomi del Covid. Si tratta di una finestra più grande e nettamente più pericolosa di quella calcolata prima della comparsa della variante Delta.

All’interno dello studio è stato inoltre confermato che le persone risultate positive alla variante Delta avevano una carica virale molto più alta di quelli positivi al ceppo originario. In sostanza il 74% delle infezioni da Delta sarebbe avvenuto nella fase pre sintomatica dei positivi. Barnaby Young, medico del Centro nazionale per le malattie infettive di Singapore ha fatto sapere che questo dato potrebbe “spiegare come questa variante sia stata in grado di diventare il ceppo dominante in tutto il mondo”.

La variante Delta è più trasmissibile

In definitiva dallo studio è emerso che la variante “Delta si muove un po’ più velocemente, ma è molto più trasmissibile, ha concluso Marm Kilpatrick, dell’University of California, Santa Cruz.

Nella ricerca è emerso inoltre che una piccola percentuale dei partecipanti ha sviluppato un infezione definita breakthrough, in seguito alla doppia dose di vaccino, tuttavia la protezione offerta dal medicinale è stata in grado di ridurre la carica virale. Le evidenze hanno anche permesso di determinare che i vaccinati hanno il 65% di probabilità in meno di contagiare qualcun altro, rispetto ai non vaccinati. Da questo è possibile concludere che “i vaccini rimangono efficaci e una parte vitale della nostra risposta alla pandemia”.

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