Università 2016: come pagare meno tasse?

Simone Traversa

22 Febbraio 2016 - 19:29

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Si possono pagare meno tasse per frequentare l’università? Certo che sì, qui vi presentiamo una guida per ridurre il carico fiscale universitario.

Università 2016: come pagare meno tasse?

Assieme alla maturità si avvicina anche la scelta dell’università e all’approssimarsi di quest’ultima evenienza iniziano a sorgere i primi interrogativi: quanto saranno alte le tasse universitarie? Come si calcolano? Come posso fare per pagare di meno?

Le tasse universitarie sono infatti una bella spesa, tuttavia non è detto che non ci siano dei modi per evitare di pagare rette troppo alte: infatti, gran parte delle università pubbliche fanno pagare le tasse in base a degli scaglioni che si basano sul reddito dello studente.

Come fare però? Non è niente di complicato, bisogna però prestare molta attenzione a quello che si fa, ecco allora perché nasce questa guida al pagamento delle tasse universitarie, per indirizzarvi al meglio nella giungla dei pagamenti delle imposte e delle dichiarazioni dei redditi.

In generale vi consigliamo di tenere sempre sott’occhio le scadenze e i bandi del vostro ateneo in modo tale da non presentare le domande in ritardo ed essere costretti a pagare le morosità, oppure farsi sfuggire opportunità per ottenere borse di studio.

Dunque in questo articolo vedremo cosa è e a cosa serve l’ISEE università, in quali casi si può richiedere l’esonero o l’esenzione dal pagamento delle tasse e come ottenere le borse di studio.

Tasse universitarie: ISEE università

Con il 2015 è stato introdotto un nuovo ISEE utile al pagamento delle tasse universitarie, si chiama ISEE università.

Per farvelo fare potete rivolgervi a un CAF, centro assistenza fiscale. Ogni università, naturalmente, avrà le proprie rette, ma a seconda della vostra situazione economica pagherete importi più o meno alti.

Assieme all’ISEE avrete bisogno anche del reddito equivalente. Per calcolarlo è necessario conoscere il reddito complessivo della propria famiglia a cui va poi sottratta l’IRPEF netta (che potete trovare nella dichiarazione dei redditi).

Il reddito complessivo è composto dal:

  • reddito prodotto da ciò che si possiede (case, auto e affini);
  • reddito ottenuto dal lavoro o dalla pensione;
  • reddito dei terreni, quello dei fabbricati e di tutte le altre tipologie di reddito.

A questo va poi aggiunto il 20% del valore delle proprietà mobili e immobili (esclusa la prima casa).

Tasse universitarie: esoneri ed esenzioni

La borsa di studio è sicuramente il modo più sicuro per ottenere un esonero dal pagamento delle tasse universitarie, tuttavia non è l’unica strada percorribile.

Ci sono almeno tre modi per ottenere un’esenzione:

  • per merito: in questa categoria rientrano sia i beneficiari delle borse di studio, sia chi consegue tutti i crediti previsti nel suo piano di studi entro i tempi previsti, sia infine chi, diplomatosi con 100 o 100 e lode ottiene l’esenzione dal pagamento della tassa di iscrizione per il primo anno (per tutte queste eventualità tenetevi sempre aggiornati sui bandi pubblicati sui siti dell’università e dell’EDISU, cioè l’ente regionale per il diritto allo studio);
  • per reddito: se avete un ISEE particolarmente basso potreste essere esonerati dal pagamento, in maniera parziale o totale, delle tasse universitarie; per requisiti e parametri bisogna controllare le tabelle di riferimento dei propri atenei;
  • per invalidità: la regola vuole che gli atenei esonerino dal pagamento i portatori di handicap con un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 66%, possono inoltre essere concessi esoneri, totali o parziali, a discrezione delle singole università, a coloro che non raggiungono questa percentuale.

Tasse universitarie: borse di studio

In generale ci sono molti tipi di borse di studio, non solo quelle legate al merito e al reddito, ci sono anche bandi, come quelli per le 150 ore, che permettono di ottenere un bonus a fronte di un impegno lavorativo di 150 ore a favore dell’università anche a chi, non rientrando nei limiti di reddito per accedere alle borse di studio regionali, ne è escluso.

Per quanto riguarda le borse di studio regionali, invece, per averne diritto bisogna rientrare all’interno di una certa situazione patrimoniale e rispettare certi criteri di merito. Gli importi delle borse variano da regione a regione, da facoltà a facoltà e a seconda che siate iscritti al regime part time o full time e che siate fuori sede o meno.

Qui di seguito riportiamo i requisiti di merito, parametro valido per tutto il territorio nazionale, mentre per gli altri criteri bisogna consultare i documenti del proprio ateneo di riferimento.

Questo per la laurea triennale:

  • per il primo anno non è richiesto il merito, vi bastano i requisiti economici;
  • per ottenere la borsa di studio per il secondo anno bisogna aver ottenuto 25 crediti entro il 10 agosto dell’anno accademico in corso, ricordate però che oltre a questi 25 crediti dovrete aver colmato gli eventuali debiti formativi all’ingresso;
  • per il terzo anno bisogna aver ottenuto 80 crediti entro il 10 agosto dell’anno accademico in corso;
  • la borsa di studio si può avere ancora per un semestre oltre i tre anni di durata legale del corso, ma per ottenerla bisogna raggiungere 135 crediti entro il 10 agosto dell’anno accademico in corso.

I requisiti per ottenere i benefici per la laurea specialistica sono:

  • come per la triennale per il primo anno non è richiesto il merito;
  • per il secondo anno bisogna aver ottenuto 30 crediti entro il 10 agosto dell’anno accademico in corso;
  • la borsa di studio si può avere ancora per un semestre oltre i due anni di durata legale del corso, ma per ottenerla bisogna raggiungere 80 crediti entro il 10 agosto dell’anno accademico in corso.

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