Sulla votazione del ddl Cirinnà relativo alle unioni civili il leader M5S Beppe Grillo ha annunciato libertà di coscienza dei senatori. Dura la reazione della rete che ha lanciato l’hashtag #dietrofrontM5S.
A pochi giorni dal voto finale in Senato, il ddl Cirinnà continua ad essere oggetto di polemiche. Questa volta si parla di #dietrofrontM5S in quanto il leader M5S Beppe Grillo, annunciando libertà di coscienza dei senatori sulla legge relativa alle unioni civili, ha scatenato la dura reazione della rete.
Quella di Grillo è una presa di posizione ben diversa rispetto a quella iniziale del Movimento. Appena due settimane fa il capogruppo al Senato Mario Giarrusso aveva dichiarato di votare a favore del ddl Cirinnà “solo se non verrà stravolto” mentre ora il senatore Nicola Morra ha annunciato che i Cinque Stelle voteranno il ddl sulle unioni civili “anche se viene stralciata la Stepchild adoption”.
M5S, unioni civili: il post di Grillo
La polemica interna al Movimento 5 Stelle è iniziata dopo la pubblicazione del post “Libertà di coscienza sulla #LeggeCirinnà” da parte di Beppe Grillo. Il leader M5S ha annunciato la libertà di coscienza per i portavoce del movimento al Senato sulla votazione della legge Cirinnà e dei suoi emendamenti. Una presa di posizione molto differente rispetto all’iniziale dichiarazione di voto favorevole. Cosa è cambiato?
Il dietrofront di Grillo sarebbe stato fondato sulle “varie sensibilità” degli elettori, degli iscritti e dei portavoce del M5S riguardo al tema della stepchild adoption. Inoltre, nonostante alla votazione online sul ddl Cirinnà del 2014 i favorevoli ottennero una vittoria schiacciante, Grillo ha ricordato che in quella occasione “non era presente alcun accenno alle adozioni e gli iscritti del M5S non hanno potuto dibattere su questo argomento specifico”.
M5S, Unioni civili: le reazioni al #dietrofrontM5S
I parlamentari del M5S sono ora divisi tra coloro che per “questioni di coscienza” sono contrari alle adozioni e coloro che invece non accettano il tentativo di dietrofront intrapreso dal Movimento. Le reticenze sul voto favorevole al ddl Cirinnà verrebbero dalla parte cattolica dei Cinque Stelle che, secondo un sondaggio Demos, rappresenta il 24,3%.
Dall’altra parte ci sono invece i militanti della rete che hanno lanciato l’hashtag #dietrofrontM5S, già tra i trending topic della classifica italiana. Alcuni reclamano la votazione online, già esclusa da Grillo, altri accusano il Movimento di mentire sulle ragioni della decisione in quanto, secondo loro, il tema delle adozioni era già incluso nella precedente consultazione online.
Intanto la portavoce dei Cinque Stelle alla Camera, Chiara Di Benedetto, su Twitter ha definito la libertà di coscienza annunciata da Grillo “un patetico tentativo a non spingersi oltre”. Al contrario il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha esultato per la decisione presa dal leader M5S: Su #Cirinnà grillo non assicura più i voti M5S, si riapre la partita. Potrebbe saltare l’intera legge. Bene, scenario molto interessante.
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