Unicredit: cosa cambia con la riforma dell’istituto che potrebbe diventare ufficiale a dicembre? Ecco i dettagli del piano.
Riforma Unicredit: cosa cambia? - Unicredit sarebbe pronta a ristrutturarsi, secondo le ultime indiscrezioni di stampa. A partire dal prossimo dicembre, infatti, l’istituto potrebbe subire diverse modifiche.
Unicredit, pronta al rinnovo, ha inoltre pubblicato un aggiornamento relativo alle previsioni degli analisti per il 2016 e per il 2017.
Le nuove stime degli analisti per il 2016 sono sensibilmente peggiorate rispetto alle iniziali, ma ora l’istituto pare pronto ad una vera e propria riforma della governance, secondo La Repubblica. Unicredit chiuderà il terzo trimestre con un utile netto di 467 milioni di euro contro i 507 milioni di euro dello stesso periodo del 2015.
Cosa cambia, per l’istituto e per i clienti, con la riforma Unicredit? Nessuna conseguenza si abbatterà sui clienti Unicredit dato che la nuova riforma riguarderà soltanto la governance dell’istituto, secondo le ultime indiscrezioni.
Unicredit sarà insomma sottoposta ad un vero e proprio processo di snellimento che garantirà al gruppo una maggiore leggerezza già a partire dal prossimo dicembre. Vediamo allora cosa cambia con la riforma Unicredit e quali saranno le conseguenze sulla struttura dell’istituto bancario.
Riforma Unicredit: ecco cosa cambia da dicembre
A partire dal prossimo dicembre la nuova Unicredit sarà dotata di un consiglio di amministrazione alleggerito di 2 membri. Il Cda Unicredit non sarà più composto da 17, bensì da 15 membri che andranno a soddisfare gli standard di compattezza e magrezza tipici dei grandi istituti di credito.
Con la riforma Unicredit saranno inoltre introdotte novità sui consiglieri i quali non saranno più eleggibili per più di tre mandati. La nuova Unicredit, poi, garantirà maggiore rappresentanza ai membri indipendenti espressi dalle minoranze. Con la riforma Unicredit tali membri potranno avere fino a 3 posti in Cda.
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