La crisi in Italia ha toccato vari settori facendo registrare perdite nei dati di bilancio di molte aziende, con conseguenze come fallimenti o ridimensionamenti del personale in risposta alla situazione.
Tuttavia, sembra che per alcune Big del settore creditizio la crisi non sia stata così invasiva, anche dopo che il flusso di credito verso i privati si è drasticamente affievolito nell’ultimo periodo.
Gli ottimi risultati riscontrati nell’ultimo trimestre per due grandi gruppi bancari quali Unicredit e Intesa Sanpaolo sono segno di una tensione al miglioramento.
In buona risposta, momentaneamente i titoli delle due Big in borsa corrono in segno positivo, segnando una media del + 1,3%.
Unicredit segna un utile netto ben superiore alle stime
Un caso di successo è quello di banca Unicredit, che nel terzo trimestre 2012, registra nello stato patrimoniale un utile netto di 335 milioni, cifra in netto aumento dai 169 milioni riscontrati nel secondo trimestre.
Questi dati rappresentano agli occhi degli analisti un quadro ben migliore di quello previsto per il periodo. Nei primi nove mesi, l’utile è salito a 1,4 miliardi, in netta crescita rispetto agli 847 milioni del corrispondente periodo del 2011 (al netto delle svalutazioni), con i ricavi saliti del 2% a 19,5 miliardi di euro.
Intesa Sanpaolo: utile in calo ma meglio delle stime
Il terzo trimestre non è in linea con le previsioni per Intesa Sanpaolo, che ha chiuso con un utile netto pari a 414 milioni, in calo dell’11,9% rispetto al secondo trimestre e del 21,4% rispetto ai 527 milioni del terzo trimestre 2011. Il risultato netto è comunque superiore alle stime degli analisti che si attendevano 406 milioni di euro.
I proventi operativi netti di Intesa Sanpaolo hanno raggiunto un ammontare di 4,44 miliardi di euro nel terzo trimestre, dopo i 4,13 miliardi riscontrati nel secondo, che in confronto ai 3,8 miliardi dello scorso anno sullo stesso periodo mostrano una buona crescita sulle operazioni.
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