Un nuovo Dna per creare vita artificiale

Carmine Zaccaro

8 Maggio 2014 - 10:50

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Un gruppo di scienziati ha ampliato il Dna di un batterio aggiungendo al codice genetico due lettere rispetto alle quattro tradizionali

Un nuovo Dna per creare vita artificiale

Il team di scienziati dello Scripps Research Institute statunitense si è aggiudicato la copertina della rivista scientifica Nature, per una scoperta destinata a cambiare il volto della genetica. Gli scienziati hanno creato in laboratorio un batterio attraverso un tipo di Dna, uno espanso artificialmente. Per i non addetti al mestiere è una tipologia di organismo vivente caratterizzato da un codice genetico «potenziato». Il Dna tradizionale è composto da una sequenza di quattro lettere (A-T e C-G) questo organismo si compone di due lettere aggiuntive, che sono state chiamate X e Y, sarebbero due molecole altrimenti note come d5SICS e DNAM. Questo organismo non è nuovo solo in virtù del suo codice genetico ampliato, ma è anche un organismo semi-sintetico con la capacità di replicarsi mantenendo intatto il suo Dna «truccato».

La coppia di lettere che ha ampliato il tradizionale codice genetico, di cui si compongono gli organismi viventi presenti sulla Terra, è stata inserita nel genoma di un batterio Escherichia coli. Il batterio non è stato alterato dall’aggiunta di queste lettere nel codice, ma ha anche dimostrato la capacità di riprodursi senza perdere la serie genetica, anzi trasmettendo alle nuove generazioni il Dna «semi-sintetico». Il team lavora a questo risultato dalla fine degli anni 90’, da quando ha cercato di individuare le molecole in grado di ospitare una variazione genetica nel loro codice. La scoperta a cui sono giunti ha dell’incredibile in quanto sono riusciti ad arginare una sorta di protezione naturale realizzata dalle molecole, che hanno la capacità di rigettare gli errori genetici. Il nuovo codice di Dna è stato pertanto assorbito.

Floyd Romesberg, che ha guidato il gruppo di scienziati ha specificato che: «La vita sulla Terra in tutta la sua diversità è codificata solo da due coppie di basi del Dna: AT e CG; quello che abbiamo fatto è stato realizzare un organismo che contiene stabilmente quelle due coppie, più un terzo paio di basi non naturale». La scoperta ha del rivoluzionario in quanto a partire da questa conquista genetica sarà possibile pensare a uno sviluppo di nuovi farmaci o ad altre tipi di nanotecnologie. Questa conquista scientifica è il primo passo verso una innovazione genetica, ora il team ha intenzione di inserire il nuovo Dna in altre regioni del genoma. Sarà inoltre necessario dimostrare gli effetti di questo nuovo codice genetico. Una scoperta rilevante in grado di far pensare all’ ipotesi di creare qualcosa oltre natura.

Il dibattito etico e di brevettabilità è alle porte se si pensa che questi scienziati hanno creato qualcosa che è a un passo dalla vita artificiale.

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