Un “Governo di servizio” per Enrico Letta. All’ex numero 2 di Bersani il compito di salvare l’Italia

Vittoria Patanè

24/04/2013

Un “Governo di servizio” per Enrico Letta. All’ex numero 2 di Bersani il compito di salvare l’Italia

Alea iacta est, Enrico Letta è il nuovo Presidente del Consiglio. Nonostante fino a ieri in testa alle quotazioni ci fosse Giuliano Amato, il Capo dello Stato ha deciso di puntare sull’ex numero due di Bersani per provare a formare un nuovo governo.

Alle 12.30 Letta, che è diventato il secondo Premier più giovane della storia del Paese (il primo è Giovanni Goria), si è recato al Quirinale per ricevere l’incarico.

“È una responsabilità che sento forte sulle mie spalle. E se posso permettermi, la sento più forte e pesante della mia capacità di reggerla. Ma mi metto con grande determinazione al lavoro perché penso che il Paese abbia bisogno di risposte.

Queste le parole utilizzate dall’esponente del PD per comunicare di aver accettato l’incarico di formare un nuovo Governo.

Una politica diversa

46 anni, ex Ministro per le Politiche Comunitarie e dell’Industria durante i Governi D’Alema, nonché Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri durante il secondo Governo Prodi, Enrico Letta avrà un compito arduo: ridare credibilità alla politica dopo che le ultime vicissitudini hanno fatto si che i cittadini perdessero totalmente la fiducia che riponevano nei loro rappresentanti. E lui lo sa benissimo:

“Metto e metterò grande impegno a far sì che da questa vicenda possa uscire una politica italiana diversa attraverso riforme Costituzionali, per ridurre il numero di parlamentari, per superare il bicameralismo, per cambiare la legge elettorale”.

È chiara quindi per Enrico Letta la strada da intraprendere, ma un riferimento alle larghe intese arriva già nel primo comunicato:

“Mi appello alla responsabilità di tutte le forze politiche. Parlerò con tutti, perché serve l’aiuto di tutti per queste riforme”.

Riforme, collaborazione e politica diversa: questi i diktat che il nuovo Presidente del Consiglio intende seguire nel corso del suo mandato, ma avverte: “Non nascerà un Governo a tutti i costi”.

Insomma nonostante voglia fare le cose in fretta, il nuovo Premier vuole farle bene, e per questo chiede la cooperazione di tutti.

Le parole di Napolitano

Il Presidente della Repubblica ha spiegato le ragioni della sua scelta:

“Pur essendo giovane, Enrico Letta ha già accumulato importanti esperienze in Parlamento e nell’attività di Governo. Si è aperta la strada alla formazione del Governo di cui ha urgente bisogno il Paese. Questa è la sola prospettiva possibile: una larga convergenza tra le forze politiche che possono assicurare la maggioranza"

Queste le parole del Capo dello Stato, che ha nuovamente ribadito il bisogno di una larga maggioranza, chiedendo tra l’altro ai media la cooperazione necessaria per rasserenare le attuali tensioni.

Dopo giorni e giorni quindi, abbiamo un nuovo Premier che da domani si metterà a lavoro per scegliere i Ministri. Sarà finalmente questo il primo Governo stabile dopo tanto tempo? Sicuramente non nasce sotto i migliori influssi, ma Enrico Letta avrà il tempo di recuperare. Se riuscirà a farlo, buon per lui e forse, anche per l’Italia. E diciamocelo, sarebbe anche ora.

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