Ultime notizie pensioni: Legge di Stabilità, sindacati in pressing sul Governo

Si accorciano i tempi sulla discussione della Legge di Stabilità e le ultime notizie sulle pensioni non sono positive.

Le possibilità di inserimento di misure previdenziali all’interno della manovra finanziaria si assottigliano dopo le dichiarazioni della Corte dei Conti, che ha invitato il Governo a continuare sulla strada della Legge Fornero.

I sindacati non ci stanno, e hanno indetto una manifestazione per il 14 ottobre, mobilitazione con cui cercheranno di ribadire la loro posizione: per le parti sociali, infatti, servono nuovi interventi sulle pensioni che diano risposte concrete alle tante situazioni di difficoltà create dalla Legge Fornero e non riparate con l’ultima riforma delle pensioni.

Dalle pensioni dei giovani alla pensione anticipata delle donne, fino al riconoscimento dei lavori di cura e all’estensione delle platee dell’Ape sociale e la Quota 41, sono diversi i punti su cui i sindacati hanno deciso di porre l’accento.

Ultime notizie pensioni: servono correttivi alla Legge Fornero

Sulle dichiarazioni della Corte dei Conti circa la necessità di continuare con la Legge Fornero si è espresso Luigi Pietrosimone, Segretario generale della Fnp-Cisl Abruzzo-Molise, che ha ricordato come al Governo non si sia chiesto di cambiare

“i caratteri strutturali della riforma Fornero, ma di rivedere alcuni parametri”.

Il sindacalista ha quindi ricordato quali siano le richieste dei sindacati:

“Congelare l’età pensionabile, sospendere l’adeguamento automatico dei requisiti di pensionamento all’aspettativa di vita, mantenendo il livello attuale di 66 anni e 7 mesi per la vecchiaia e a 42 anni e 10 mesi per l’anticipo (41 e 10 mesi per le donne fino al 2021)”.

Oltre a questi si aggiunge la necessità di riconoscere alle lavoratrici madri un bonus contributivo di un anno per ogni figlio e di incentivare il ricorso a forme di previdenza complementare garantendo comunque una pensione di garanzia per i giovani.

Ultime notizie pensioni: Camusso chiede risposte al Governo

E se per il momento dalle parti di Palazzo Chigi tutto tace e si attende la data del nuovo incontro tra Governo e parti sociali, Cgil Cisl e Uil all’unanimità hanno indetto una nuova mobilitazione di protesta, per chiedere che non vengano spente le luci sulla fase due della riforma delle pensioni e che venga bloccato l’aumento dell’età pensionabile.

Susanna Camusso, leader della Cgil, ha spiegato come l’obiettivo sia quello di sostenere le richieste avanzate all’esecutivo in vista dell’approvazione della Legge di Stabilità aggiungendo che

“non è solo un tema di risorse, perché il blocco dell’aumento dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita non ha dei costi e delle ricadute immediate nella Legge di bilancio, ma è una scelta politica”.

Sono le risposte quelle che i sindacati si aspettano ora dal Governo, risposte che potrebbero arrivare, probabilmente, anche prima del 14 ottobre.