Si alza sempre di più la tensione in Ucraina, dopo l’occupazione della penisola di Crimea da parte della truppe Russe. All’indomani di una giornata convulsa dal punto di vista diplomatico, il fronte G7 condanna in modo compatto l’operato di Putin.
Obama, superate le resistenze tedesche causate dal prossimo G8 da tenersi a Sochi, ha diffuso una nota con la quale isola la Russia e Putin per le modalità con le quale sta gestendo la crisi in Ucraina.
"Noi, i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, e il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione europea - esordisce il comunicato - ci uniamo per condannare la chiara violazione della Russia della sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina".
Il comunicato informa che i paesi intendono sospendere la partecipazione alle attività per l’organizzazione del G8, in attesa che si abbassi il livello di tensione in Ucraina e Russia. "Invitiamo la Russia - continua la nota - a risolvere eventuali preoccupazioni circa la sicurezza o tutela dei diritti umani nei confronti di Kiev con negoziati diretti, e/o tramite una mediazione internazionale sotto l’egida delle Nazioni unite o l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Siamo pronti a collaborare con questi sforzi. Chiediamo inoltre a tutte le parti interessate a comportarsi con il massimo autocontrollo e senso di responsabilità, pur di diminuire le tensioni".
La Nato intanto ribadisce che l’occupazione Russa sarebbe una violazione del diritto internazionale e condanna l’operato russo in Ucraina. Putin incassa però il sostegno della Cina con la quale condivide le stesse vedute sulla situazione ucraina.
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