Il presidente ucraino ad interim, Oleksandr Turcinov, si scaglia contro i comunisti.
Il motivo è basato su possibili connessioni tra il partito comunista ucraino guidato da Petro Simonenko, unica forza di opposizione rimasta in parlamento, e i separatisti filorussi.
Il Governo ha ordinato al ministero della Giustizia di aprire un indagine sulla questione. Nel caso in cui questi legami venissero confermati, il presidente ha già deciso cosa fare: il partito sarà dichiarato illegale.
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