L’intenzione è quella di ridurre le tensioni in Crimea. A questo scopo è stato firmato a Ginevra un accordo tra Ucraina Russia, Usa ed UE.
Il ministro degli Esteri ucraino, Andrei Deschytsia, il segretario di Stato Usa, John Kerry, il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov e l’Alta rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri Catherine Ashton hanno delineato un percorso che porterà alla smilitarizzazione delle milizie illegali, all’evacuazione dei palazzi pubblici attualmente occupati e al riconoscimento dei diritti delle minoranze presenti sul territorio ucraino.
Kiev riconoscerà maggiori poteri alle autorità locali e un ruolo ufficiale più forte alla lingua russa.
Nonostante l’accordo però, Vladimir Putin continua ad attaccare l’Ucraina, accusando il Governo di violenze contro i filorussi. Secondo lui infatti, la risposta di Kiev a ciò che sta succedendo nei dintorni di Donesk rappresenta l’ennesimo "grave crimine commesso" dalle autorità. L’Ucraina sarebbe, secondo il presidente russo, sull’orlo del baratro.
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