USA, economia in crisi: crescita del PIL al di sotto delle aspettative

Ivan Pasquariello

27 Settembre 2012 - 17:40

USA, economia in crisi: crescita del PIL al di sotto delle aspettative

Continua il momento di crisi, per l’economia negli USA. Oggi, i dati sulla crescita del PIL hanno mostrato risultati decisamente al di sotto delle aspettative.

Stima al ribasso per il secondo trimestre

La crescita economica americana, nel secondo trimestre è stata inferiore a quanto previsto. Da aprile a giugno, l’economia più estesa a livello mondiale, è cresciuta a un ritmo dell’1,3%. Nel primo trimestre, il dato sulla crescita era stato del 2%.

Il risultato è al di sotto delle aspettative. Inizialmente le previsioni parlavano di un’aspettativa di crecita del PIL dell’1,7%. A quanto pare, gli esperti di Bloomberg erano fin troppo ottimisti.

Gli acquisti delle famiglie, che da soli rappresentano circa il 70% dell’economia statunitense, sono cresciuti a un tasso annuale dell’1,5% nell’ultimo trimestre. Questo è in assoluto il dato più basso registrato nell’anno. Nei tre mesi precedenti, gli acquisti erano cresciuti a un ritmo del 2,4%.

"I dati sul consumo non sono buoni" ha detto Thomas Simons, economista presso Jefferies Group Inc. a New York. "I consumatori guidano ancora il PIL, ma lo fanno a un ritmo decisamente rallentato" ha poi aggiunto.

La siccità di quest’anno, aveva già causato un rallentamento nelle previsioni di crescita del governo rispetto alle scorte agricole che, anche quest’anno, hanno offerto il contributo minore alla crescita del prodotto interno lordo.

Dopo che negli ultimi quattro mesi del 2011, il PIL era cresciuto a un ritmo del 4%, i risultati degli ultimi due trimestri, mostrano chiaramento un momento di stagnazione in America. Il rimbalzo non è ancora riuscito a Washington.

Le misure della FED

Per accelerare l’espansione e ridurre il dato sulla disoccupazione, oggi arrivata all’8,1%, la Federal Reserve ha affermato che questo mese amplierà le sue dotazioni di titoli a lungo termine e manterrà il suo tasso di interesse vicino allo zero, almeno fino a metà del 2015.

Un altro rapporto, ha mostrato come gli ordini di beni durevoli delle fabbriche americane nel mese di agosto sia crollato del 13%: in assoluto il dato peggiore dal gennaio 2009. Il risultato particolarmente negativo, è anche causato da un crollo nella domanda di aerei civili.

Qualche buona notizia arriva invece dal mercato del lavoro. Il numero di americani che hanno richiesto per la prima volta l’assegno di disoccupazione la scorsa settimana, è stato inferiore alle previsioni, segno che il mercato è in ripresa.

In generale, i sussidi di disoccupazione sono scesi a quota 359.000, con una diminuzione, rispetto alla scorsa settimana, di ben 26.000 unità.

Adesso bisognerà vedere se le misure proposte dalla FED, da sole, basteranno per risanare l’economia americana, sempre più in crisi in questo 2012.

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