In America il LaRouche PAC propone la reintroduzione di una legge che per 70 anni ha tenuto in gabbia la finanza selvaggia: il Glass Steagal Act.
L’America è appena riuscita a "buttare" in avanti la prossima scadenza per quello che sarà probabilmente il prossimo shutdown ma i problemi non sono certo terminati e anzi il dibattito si fa sempre più acceso e interessante.
In questo contesto il comitato LaRouche PAC, un think tank anti Obama basato sulle idee del democratico Lyndon LaRouche che sta facendo la guerra a Obama dall’interno del suo stesso partito, ha proposto una petizione per la reintroduzione del Glass-Steagall Act, la legge emanata durante la crisi del ’29 che sancisce la separazione tra Banche d’affari e Banche tradizionali che era stata abrogata nel 1999 da Bill Clinton dando il via al veloce processo di deregulation del mondo finanziario che ha poi portato al crack Lemahn Brothers e tutto ciò che ne è conseguito con ripercussioni che stiamo scontando tuttora.
Il LaRouche PAC ha acquistato ieri una pagina sul quotidiano di Washington D.C. "The Hill" pubblicando questo messaggio:
Abbiamo fermato l’incostituzionale
guerra di Obama in SiriaOra fermiamo la guerra
di Obama e di Wall Street
agli Stati Uniti d’AmericaRipristiniamo la Glass-Steagall ora!
L’intenzione dietro l’attuale volontà di chiudere il governo USA da parte di Obama e Wall Street è quella di fermare la Glass-Steagall e di iniziare una politica di bail-in e di altri tagli draconiani ai nostri livelli di vita, che porteranno ad un aumento del tasso di mortalità dei cittadini americani. Questo era il tema dell’incontro tra Obama e i principali banksters di Wall Street, tra cui Jamie Dimon, AD di JPMorgan Chase, Lloyd Blankfein, AD di Goldman Sachs, e Anshu Jain, AD di Deutsche Bank, il 2 ottobre alla Casa Bianca.
Obama, la leadership democratica e le sue coorti repubblicane al Congresso, agli ordini di una Wall Street che pensa di possedere il nostro governo, stanno per scatenare l’inferno sulla popolazione Americana. La chiusura del governo è la più grande messinscena mai vista. Eppure quanti senatori e deputati, pur onesti, ci sono caduti, per timore della Casa Bianca e di coloro, tra i dirigenti del loro partito, che si adeguano a Wall Street per stare con la corrente?È ora che il Congresso si separi dai banksters di Wall Street e dai loro fantocci alla Casa Bianca e a Capitol Hill.
Recentemente, deputati e senatori democratici e repubblicani si sono mobilitati per impedire a Obama di lanciare una incostituzionale guerra in Siria, senza autorizzazione del Congresso.
Ora, dove sono i patrioti tra I due partiti che difenderanno il bene della popolazione da Wall Street? Dove sono i democratici e i repubblicani che hanno il coraggio e l’impegno descritti da John F. Kennedy nel suo "Ritratti nel coraggio"?
Franklin Roosevelt cacciò i mercanti dal tempio firmando la legge Glass-Steagall. Ci sono disegni di legge per ripristinarla in entrambe le camere del Parlamento. Chi saranno i Carter Glass e gli Henry B. Steagall di oggi, sotto condizioni di combattimento? Chi ha seriamente a cuore il futuro della nazione?
Non basta prestare il nome come cofirmatario di un disegno di legge per ripristinare la Glass-Steagall. È necessario fendere le nebbie della guerra, non distrarsi, non farsi sviare dalle contromosse del nemico – in questo caso, Wall Street.
È il popolo americano a essere "Too Big to Fail". È il suo bene comune che deve essere promosso, e non quello di Wall Street. L’attività speculativa parassitaria di Wall Street è un cancro nel corpo della politica. Esso deve essere rimosso, non alimentato.
Non esiste altra soluzione alla crisi. Come disse Roosevelt, "l’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa". La Glass-Steagall deve essere ripristinata ora!
| Qui la pagina originale in pdf |
Se questa "crociata" per il ripristino del Glass-Steagall Act dovesse concludersi con una vittoria il mondo vivrebbe l’ennesima rivoluzione in ambito finanziario, stavolta forse con esiti positivi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA