USA, PIL - Il governo americano ha rivisto il tasso di crescita del PIL nettamente al ribasso nel terzo trimestre, dopo una stima iniziale del 2,5% annuo.
Brutte notizie per l’economia degli Stati Uniti. La crescita del prodotto interno lordo (PIL) è stata rivista al ribasso nel terzo trimestre dal Dipartimento del Commercio. La seconda stima pubblicata Martedì è infatti pari al 2%, ovvero 0,5 punti percentuali in meno rispetto alla prima stima. Gli economisti si aspettavano una conferma della precedente previsione.
Il ministero ha rivisto in calo di 0,1 punti percentuali la crescita dei consumi (a 2,3%) e l’evoluzione della spesa pubblica (che ora è a -0,1%), e al ribasso di 1,4 punti l’incremento degli investimenti privati. L’effetto di queste diminuzioni è stato compensato da un contributo del commercio estero, migliore della precedente stima. Secondo i nuovi dati del ministero, gli scambi con l’estero hanno apportato 0,49 punti percentuali di crescita nel paese durante l’estate.
La crescita economica rimane comunque ben al di sotto di quanto necessario (almeno tra il 2,4 e il 2,7% secondo la banca centrale) per contrastare il fenomeno della disoccupazione di massa, una piaga che affligge il paese. l tasso ufficiale di disoccupazione degli Stati Uniti si è attestato al 9% nel mese di settembre. Con l’eccezione di due mesi, non scende al di sotto di questa soglia da maggio 2009.
Il ministero ha rivisto al ribasso la stima del reddito reale disponibile degli americani, sceso del 2,1% nel terzo trimestre.
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