USA-Cina, sfida senza fine: a che punto è la guerra tra le due potenze?

Violetta Silvestri

25/08/2021

02/12/2022 - 15:02

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USA-Cina: sfida sempre più accesa tra le due potenze in questo tempo inquieto tra pandemia e crisi economica globale. Ma a che punto è la guerra commerciale? Il clima è teso per diversi motivi.

USA-Cina, sfida senza fine: a che punto è la guerra tra le due potenze?

USA-Cina: relazioni sempre più tese tra le due potenze mondiali.

Non è certo un mistero che Pechino e Washington si stanno facendo una guerra da tempo, a colpi di alleanze e mosse geopolitiche strategiche, minacce di ritorsioni sui diritti umani, decisioni protezionistiche e accuse reciproche.

Il viaggio di Kamala Harris in Sud-Est asiatico ancora in corso sta mostrando quanto la Casa Bianca si stia prodigando per rafforzare alleanze cruciali anche in funzione anti-cinese. D’altronde anche Biden ha ripetuto, nel tentativo di spiegare perché il ritiro dall’Afghanistan sia stato un bene, che il vero nemico USA è il dragone.

Da Pechino non manca occasione di ribadire l’arroganza statunitense, mentre la potenza asiatica cerca di rafforzare i suoi interessi economici e politici.

A che punto siamo, quindi, con la guerra commerciale e la tensione tra USA e Cina?

USA-Cina: guerra commerciale ancora in corso

La rappresentante per il commercio degli Stati Uniti Katherine Tai ha dichiarato che “l’amministrazione Biden-Harris e l’USTR stanno conducendo una revisione completa della politica commerciale USA-Cina.

Questa la sintesi di un incontro virtuale tra, il comitato consultivo del Centro cinese della Camera degli Stati Uniti e il Consiglio d’affari USA-Cina.

I legami per lo scambio di merci tra le due potenze sono cruciali e, secondo le dichiarazioni, gli USA sono impegnati ad affrontare “le politiche commerciali sleali della Cina e le pratiche non di mercato che minano le imprese e i lavoratori americani.”

Proprio in questo contesto, alcuni analisti fanno notare che Biden è stato in grado di persuadere i principali Paesi del G-7 a rilasciare dichiarazioni forti contro la Cina.

Tuttavia, il presidente USA appare privo di una strategia commerciale o di un approccio che sarebbe davvero efficace nel contrastare la forza economica della Cina, secondo il giudizio di Michael Hirson di Eurasia Group.

Le tensioni commerciali tra le due maggiori economie del mondo sono aumentate sotto l’ex presidente Donald Trump. Una disputa iniziata con tariffe su beni per miliardi di dollari da entrambe le parti si è poi riversata nella tecnologia e nella finanza.

Commercio in aumento tra le due potenze

Da sottolineare, comunque, il commercio tra Stati Uniti e Cina è cresciuto nonostante le tensioni politiche.

Le esportazioni cinesi negli USA per i primi sette mesi dell’anno sono aumentate del 36,9% rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre le importazioni sono cresciute del 50,4% su base annua nel periodo da gennaio a luglio, secondo i dati doganali accessibili tramite Wind Information.

Il surplus commerciale della Cina con gli Stati Uniti è aumentato ulteriormente a luglio a 35,42 miliardi di dollari, nonostante gli sforzi di Trump per ridurlo.

Accuse reciproche tra USA e Cina

A testimoniare il clima di tensione mai sopito tra le due nazioni, il vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha nuovamente accusato la Cina di prevaricare i suoi vicini del Sud-Est asiatico, attaccando Pechino durante una visita regionale volta a contrastare la crescente influenza della Cina.

Di contro, la nazione asiatica non ha perso tempo nell’additare Washington di bullismo e provocazione.

La sfida è tutta in corso. Parlando ad Hanoi, Vietnam, Harris ha affermato che è necessario aumentare la pressione su Pechino per le sue rivendicazioni marittime.

La questione è quella della contesa sul Mar Cinese Meridionale. Qui Cina, Vietnam, Brunei, Malesia, Filippine e Taiwan rivendicano delle parti, considerando che il tratto marittimo è attraversato da importanti rotte e contiene giacimenti di gas e ricche zone di pesca.

La Cina ha stabilito avamposti militari su isole artificiali e si oppone alle navi da guerra straniere che navigano in quelle che afferma essere le sue acque sovrane.

In questo quadro di rivendicazioni, gli USA stanno spalleggiando gli Stati rivali a Pechino. Il Vietnam ha ricevuto supporto militare dalla Casa Bianca, ma non vuole diventare nemica del dragone, visto gli stretti e necessari rapporti commerciali.

Un intreccio geopolitico da guerra fredda si sta concretizzando, con USA e Cina a manipolare i fili delle relazioni.

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