Truffe da coronavirus: il nuovo allarme da Bankitalia

C. G.

17/04/2020

17/04/2020 - 14:42

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Truffe da coronavirus: scatta anche l’allarme di Bankitalia

Truffe da coronavirus: il nuovo allarme da Bankitalia

Le truffe legate al coronavirus hanno iniziato a diffondersi e sono diventate tanto pericolose da rendere necessario l’intervento di Bankitalia.

Nella nota dell’Unità di informazione finanziaria (Uif) di Via Nazionale è stato lanciato un vero e proprio allarme, indirizzato a tutti gli operatori di mercato e anche alla Pubblica Amministrazione.

Non molto tempo fa era stata la Consob ad esprimersi sul tema, mentre oggi è toccato a Bankitalia dire la sua sulle truffe legate al coronavirus, la pandemia che sta esponendo l’intero sistema finanziario a rischi rilevanti.

Truffe da coronavirus: l’allarme di Bankitalia

Secondo gli esperti di Bankitalia, l’emergenza COVID-19 ha fatto crescere in maniera decisa i rischi riguardanti manovre speculative (anche internazionali), fenomeni di corruzione e, più in generale, truffe da coronavirus. Ma perché? La risposta a questa domanda nelle pagine del report:

L’indebolimento economico di famiglie e imprese accresce i rischi di usura e può facilitare l’acquisizione diretta o indiretta delle aziende da parte delle organizzazioni criminali”.

Fino a questo momento sono state messe in campo diverse misure di sostegno alla liquidità le quali però potrebbero aumentare i tentativi di “sviamento e appropriazione”.

Il contesto, completamente diverso rispetto a quello di qualche mese fa, sta esponendo molti cittadini ad azioni illegali. Da qui la necessità di agire, ma come?

Sicuramente con interventi pubblici mirati a sostenere persone e imprese, “prevenendo possibili effetti distorsivi e preservando l’integrità dell’economia legale”. Ma non solo.

Un ruolo fondamentale nella lotta alle truffe sul coronavirus dovranno giocarlo anche gli intermediari finanziari, i professionisti e gli operatori qualificati, a cui:

“è richiesto oggi un impegno particolare per calibrare i propri presidi antiriciclaggio nella maniera più efficace. Occorre supportare adeguatamente il dispiegarsi dell’intervento di sostegno, ma anche intercettare e comunicare tempestivamente all’Uif tutte le situazioni sospette per consentire l’attivazione dei meccanismi di approfondimento e indagine”.

Tutto pur di sradicare i comportamenti illeciti, le truffe da coronavirus e i rischi per famiglie e cittadini.

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