Trigone velenoso: cos’è e rischi puntura

Fiammetta Rubini

18/11/2019

18/11/2019 - 15:15

condividi

La puntura del trigone velenoso, o Pastinaca comune, può essere fatale: un ragazzino italiano è rimasto paralizzato ed è ora ricoverato. Rischi e a cosa fare attenzione.

Trigone velenoso: cos’è e rischi puntura

È tornato oggi in Italia il ragazzino genovese rimasto paralizzato dalla vita in giù in seguito alla puntura di un trigone velenoso in Costa Rica. Il 12enne era con la famiglia in vacanza ed è stato ricoverato in ospedale in condizioni di immobilità il 20 ottobre, dopo essere stato attaccato da una pastinaca (razza) mentre faceva il bagno a Mina Beach.

Stando a quanto riferito dalle fonti, il ragazzino ha immediatamente urlato, chiesto aiuto e perso la mobilità delle gambe. Con un volo umanitario è stato trasportato all’ospedale Maggiore di Bologna e ricoverato nel reparto di Chirurgia vertebrale d’urgenza, specializzato in questo tipo di traumi e dove si trova uno dei migliori centri antiveleni d’Italia.

La coda della pastinaca, provvista di aculei velenosi, ha agito come la upunta di una lancia.

La notizia dell’incidente ha fatto il giro del mondo, portando agli onori della cronaca questa specie marina tanto sconosciuta quanto pericolosa.

Trigone: cos’è e perché è velenoso

I trigoni, o pastinache, sono delle specie di razze di acqua marina o dolce che fanno parte della famiglia delle Dasyatidae. Vivono negli oceani e nei fiumi (Rio delle Amazzoni). La loro coda è sottile e lunga, ed è dotata di un aculeo velenoso e dentellato, che può arrivare fino a 35-40 centimetri di lunghezza.

Alla radice dell’aculeo si trovano due ghiandole velenifere che secernono una sostanza composta dagli enzimi 5-nucleotidasi e fosfodiesterasi, che distruggono le cellule, e da serotonina, che provoca contrazioni muscolari. L’azione di tale complesso enzimatico è necrotizzante e a questo si unisce la possibilità di infezioni batteriche anche gravi.

Punto da trigone: le razze sono pericolose?

Eleganti, pacifiche e calme, in generale le razze sono considerate creature docili. Queste attaccano l’uomo solo per autodifesa, quando si sentono minacciate. Gli attacchi si verificano quando, per esempio, le si calpesta per sbaglio mentre sono nascoste sotto la sabbia, o quando restano intrappolate nelle reti dei pescatori.

Una pastinaca spaventata porta la coda a frusta in avanti e infilare così il suo pungiglione velenoso nei tessuti, compromettendoli anche seriamente. Nel 2006 il famoso cacciatore di coccodrilli Steve Irwin, noto in tutto il mondo per essere andato a scovare e aver maneggiato alcuni degli animali più pericolosi sulla faccia della terra, è morto in seguito a una puntura di pastinaca.

La coda della razza è a frusta con spine solitamente velenose coperte da un tessuto ghiandolare che produce tossine, pertanto ogni puntura di trigone provoca infiammazione intensa, dolori lancinanti e ferite. I sintomi iniziano a manifestarsi già pochi minuti dopo e appaiono prima con crampi molto forti nella zona colpita che si estendono e diventano generalizzati.

Gli incidenti fatali per puntura di trigoni sono molto rari: il veleno del trigone, nonostante provochi intenso dolore, non è di solito mortale, a meno che non colpisca organi vitali (torace o area addominale). Nel caso di Irwin, la puntura è stata al cuore, rivelandosi quindi fatale.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO