Trendline: 2 cose da sapere per utilizzarle al meglio

Nicola D’Antuono

17 Dicembre 2018 - 20:00

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Le trendline sono davvero utili ai fini dell’operatività per uno swing tader? Scopriamolo insieme

Trendline: 2 cose da sapere per utilizzarle al meglio

Uno degli strumenti tecnici più famosi che i “graficisti” utilizzano da sempre per le loro analisi è la trendline. Si tratta di linee oblique tracciate sul grafico di un qualsiasi strumento finanziario, preferibilmente liquido, unendo una serie di punti chiave del mercato (massimi decrescenti o minimi crescenti). In questo modo è possibile individuare livelli “dinamici” sia di supporto (in un uptrend) sia di resistenza (in un downtrend). Tuttavia, esiste un’altra interessante funzione di questo strumento di analisi tecnica, ovvero quella di riconoscere con buona precisione i punti di inversione del trend a seguito del breakout.

I detrattori di questo strumento tecnico sottolineano che si tratta di una modalità di analisi eccessivamente soggettiva, in quanto i punti di “ancoraggio” che creano la trendline vengono decisi in modo quasi arbitrario dal trader. Non bisogna dimenticarsi, però, che il trading è pur sempre una forma d’arte: a meno che non lo si voglia rendere completamente “meccanico”, utilizzando solo algoritmi per le scelte operative, la componente umana nelle varie fasi cruciali del trade management sarà sempre un fattore ineludibile.

Fatta questa dovuta premessa, ritengo che le trendline possano essere uno strumento molto utile per gli swing & position traders. Bisogna, però, sapere queste due cose:
1) i punti di ancoraggio devono essere almeno tre (meglio se in più);
2) individuare il punto di inversione, in caso di breakout, necessita che la candela di rottura rialzista (se il trend emergente è bullish) o ribassista (in caso di tendenza emergente bearish) abbia grosse dimensioni.

Il grafico in alto sul tasso di cambio NZD/USD spiega meglio l’importanza di almeno tre punti di ancoraggio e della presenza di una candela di breakout molto solida e di grosse dimensioni. Per la cronaca, il “Kiwi” – a seguito del breakout – si è mosso con buona forza verso l’alto allontanandosi nettamente dai minimi di periodo di area 0,64 e tornando a sfiorare la soglia psicologica di 0,70.

Alla prossima pillola!

Nicola D’Antuono

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