Lufthansa rischia la bancarotta. Ecco l’importo che potrebbe dover pagare alle famiglie delle vittime del disastro dell’Airbus 320 Germainwings
La compagnia aerea tedesca Lufthansa rischia di pagare a caro prezzo la tragedia dell’Airbus 320 della Germanwings. Il folle gesto compiuto da Andreas Lubitz che, decidendo di schiantarsi sulle Alpi francesi, ha ucciso 149 persone potrebbe mandare in bancarotta la società tedesca.
Il motivo risiede nel fatto che, secondo le ultime novità derivanti dall’inchiesta, Lufthansa sarebbe stata al corrente della depressione del copilota tedesco. Nonostante la società continui a sostenere di non essere mai stata a conoscenza dei problemi psicologici di Lubitz, la verità sembra essere diversa: tutto era stato ampiamente documentato e che Lufthansa ha agito con leggerezza.
Nel caso in cui le responsabilità della compagnia venissero accertate, il rischio è che l’ammontare dei risarcimenti salga ad un livello tale da causarne la bancarotta.
Secondo i primi calcoli infatti, l’importo da versare alle famiglie delle vittime potrebbe superare i 320 milioni di euro, senza contare i danni illimitati a livello di immagine sia per la società madre, che per la controllata Germanwings.
Bisogna inoltre sottolineare che, già prima del disastro aereo del 24 marzo 2015, la compagnia di bandiera tedesca "vantava" un rosso (nel 2014) pari a 720 milioni di euro. A questo punto dunque il gesto scellerato di Andreas Lubitz potrebbe darle il colpo di grazia.
Il pool di assicurazioni guidato da Allianz e di cui fa parte anche la compagnia americana Aig, ha già messo da parte 280 milioni di euro che serviranno a risarcire le famiglie dei passeggeri deceduti. La cifra però, secondo gli esperti, potrebbe non bastare.
Nel frattempo a Francoforte il titolo viaggia ai minimi da 4 mesi e le azioni hanno subito il downgrade di Barclays. Negli ultimi 30 giorni ben 15 analisti hanno rivisto al ribasso gli utili di quest’anno della compagnia aerea tedesca. Lufthansa assicura però che il disastro aereo non ha avuto un impatto sui bilancie che rimane una delle poche grandi compagnie aeree a conservare un rating investment grade da parte di S&P, anche se deve affrontare la concorrenza delle low cost e delle compagnie mediorientali, che stanno erodendo la sua quota di mercato in Europa e sui voli a lunga distanza.
Il Gruppo ha inoltre annunciato che, allo scopo di far fronte alle difficoltà finanziarie, incluse le molto probabili mega-richieste di risarcimento, verrà applicato un taglio degli investimenti nel 2016-17.
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