Trader esperto, veggente o truffatore? Chi è Alessio Rastani?

Nadia Fusar Poli

28/09/2011

07/11/2014 - 16:55

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Trader esperto, veggente o truffatore? Chi è Alessio Rastani?

Ieri un presunto trader indipendente, che risponde al nome di Alessio Rastani è apparso sugli schermi della BBC e ha rilasciato alcune dichiarazioni difficilmente etichettabili. Sicuramente ardite e curiose: Rastani ha sognato una recessione e che Goldman Sachs governerà il mondo.

Gawker, della BBC, lo ha subito definito un «sociopatico». Per il collega di Forbes potrebbe essere uno psicopatico. Alcune persone, commentando la sua pagina di Facebook, gli hanno affibbiato l’ appellativo di «Muppet», lo hanno bollato come un «mitomane in cerca di notorietà» e definito un "bastardo totalmente onesto che vuole salire in cima al resto della miseria del mondo”...Per citarne alcuni.
Secondo le voci circolate in seguito Rastani potrebbe essere un membro di Yes Men, un collettivo di giovani imitatori. Il suo breve discorso era una bufala? Raggiunto a Londra dall’intervistatore di Forbes, Rastani , declamando una certa, vaga, saggezza, ha insistito che il trading è la sua ossessione e ha iniziato la conversazione.

AR: Avevo qualcosa da dirle [riferendosi all’intervistatrice]. Il ragazzo che ha scritto [su Forbes] ha erroneamente riportato che sono un trader di Wall Street. Io non sono un trader istituzionale. Non mi sognerei mai di farlo. Faccio trading con i miei soldi, con il mio conto. Questo è quello che ho sempre voluto fare. Mi piace l’idea di non avere un padrone. Ho lavorato per un istituto, ma ho capito che voglio farlo per me stesso. Ho appena iniziato, e ho lavorato con alcuni tra i migliori traders del mondo. Ho visto come stavano le cose. Alla fine ho sviluppato il mio stile.

FORBES: Chi sono alcuni di quei “migliori traders”?

AR: Ho iniziato con traders come me, che facevano il trade per se stessi. Hanno la loro stanza di trading, una scrivania, fondamentalmente lavorano con il proprio denaro. Alcuni di questi ragazzi sono milionari e stanno facendo molto bene, ho seguito le loro orme. Cosa ho imparato da loro? Penso che la cosa più importante che ho imparato da loro sia come non perdere soldi, per proteggersi dal rischio. .... Ciò di cui ci si rende conto è che la cosa più importante è considerare il rischio. Per non avere un’opinione su qualcosa, per vedere cosa c’è di fronte a voi. Seguire le tabelle e i segnali. Bisogna avere un piano d’azione, un insieme di regole di negoziazione o un piano di trading. Quindi, ciò che importa veramente è disporre di un insieme di regole che vi dirà esattamente quando state per entrare nei mercati e quando ne state uscendo. Dovete essere umili sulla vostra decisione. Se vedete qualcosa che non funziona e non va bene per voi, se entrate in un trade, dovete uscirne. In altri termini, tagliare le perdite entro breve tempo. Questo è il genere di cultura generale, nulla di sconvolgente, niente di nuovo.

FORBES: Quando ha iniziato trading?

AR: Ho iniziato per davvero nel 2006. E ad essere onesti, l’aspetto dell’ insegnamento del trade è per lo più solo un po’ di divertimento. In questo settore si incontrano persone che vengono a chiederti: «Puoi mostrarmi come fare questo?» E’ gratificante spiegare alla gente come funziona il tutto.

FORBES: Che tipo di trader è?

AR: Che tipo di imprenditore? Cosa vuol dire?

FORBES: Di solito i traders hanno strategie.

AR: Le dirò che tipo di trader non sono. Sono un persona con una estrema avversione al rischio. Non entro mai in una posizione che non avevo completamente analizzato. Per lo più faccio trade sui futures Dow, anche un po’ di forex, scambio azioni, i titoli più liquidi del mercato. Che cosa cerco... essenzialmente ciò che cerco sono le opportunità. Sono un trader del “trend”, seguo gli andamenti, che è quello che mi piace fare. E mi piace la volatilità. Ci sono tre cose che cerco. Cerco momenti di elevata volatilità, o le parti iniziali di un mercato volatile, e faccio trade sul momentum [l’indice strategico della forza di un trend].

In sostanza, i mercati attraversano periodi di alta e bassa volatilità , e ciò che si deve fare, lo stile che preferisco, è essere preparati per il momento in cui vi è un improvviso cambiamento dal basso verso l’alta volatilità, catturare quel momento e cavalcarlo, più in alto possibile. Si può essere molto bravi a prevedere la direzione, ma non si può mai realmente essere sicuri al 100% della grandezza. Quindi quello che dovete fare è rimanere nei mercati fino a quando il trade sta procedendo nella vostra direzione. E quando vi rendete conto che il trend o il momentum si sta indebolendo, allora non vi resta che uscire.

Che cosa potrei dire, io sono per lo più un trader tecnico. Guardo i grafici. Io non sono un grande fan delle buffe analisi, sai, i fondamentali.

FORBES: Dove è cresciuto?

AR: Sono cresciuto a Londra. Ho trascorso qualche periodo in Italia, un po’ di tempo con la mia gente in America. Mio zio vive in California, due zii abitano in California. La mia gente, non posso fare commenti su di loro, ad essere onesto. Non so dire dove sono in questo momento, sono temporaneamente fuori dal paese.

FORBES: Come sta andando dopo la crisi del credito?

AR: Sta andando bene. I mercati possono punire ma anche gratificare. Se infrangi le tue regole di negoziazione e non ti curi dei rischi ma ti preoccupi solo dei premi, i mercati ti puniranno. Ogni tanto, ho provato a rompere le mie regole. Per quanto riguarda la crisi del credito, il mio più grande rimpianto è che non ho fatto i soldi che avrei dovuto fare, perché questo mercato era bello. Trends interessanti, e volatilità piacevole. Il mio più grande errore è stato fondamentalmente quello di lasciarmi risucchiare in attesa di notizie, distratto dalla paura ... ciò che avrei dovuto fare sarebbe stato rimanere fedele al mio piano e alle mie strategie.

FORBES: Fa trade con il VIX?

AR: Hai detto il VIX, V-I-X? L’indice di Volatilità. Questo non è il mio genere, ad essere sinceri. Per avere successo, infilati solo in alcuni mercati. Mi piacciono i futures Dow Jones, mi piace l’euro-dollaro sui mercati forex. EUR USD. Sto parlando di Euro-Dollaro, transazioni spot (o a pronti), le coppie più importanti.

FORBES: Perché il Dow?

AR: Bella domanda. Guardo gli S&P futures. Se vedo un segnale, lo metto nel Dow. Nei contratti S&P, ogni tick (unità minima di variazione del prezzo di un future) potrebbe costarti molto di più rispetto al Dow. Il Dow garantisce una maggiore flessibilità. Dò un’occhiata allo S&P se vi trovo un’opportunità di trading. I loro movimenti sono più o meno correlati

FORBES: Qual è la dimensione del tick nel Dow?

AR: E’ 0,25 ogni tick. Per lo S&P .... bene, per lo S&P stiamo parlando di 12,50 dollari, ogni tick. Nei futures del Dow Jones, ogni tick avrà un costo di $ 5. È per questo che faccio i futures Dow Jones.

FORBES: Chi sono i suoi traders preferiti?

AR: Beh, qui c’è un problema. Se avessi voluto parlare di qualcuno, probabilmente lo avrei fatto... Se cito qualcuno, gli faccio pubblicità gratuita, giusto? .... Direi, l’uomo ... vediamo ... ho molto apprezzato quello che ho letto su .... fondamentalmente Ricordo di aver letto molto tempo fa di Linda Raschke in America. Al momento, Guy Cohen. E’ un trader del Regno Unito e ciò che mi piace di Guy Cohen è che è un trader molto conservatore.

FORBES: Lavora da un ufficio o da casa?

AR: Io lavoro da casa. Per tornare su Dow Jones e S&P...era $ 5 per contratto, $ 5 per tick per il Dow ogni contratto. E $ 12.50 per tick per lo S&P..

FORBES: Dove vive?

AR: Nel sud di Londra.

FORBES: Cosa ne pensa dell’ attenzione che ha ricevuto da quando è andato in TV?

AR: Credo che sia eccessiva. Non ho idea del perché sto ottenendo questa attenzione. Io non credo che fosse una notizia. Ho pensato che tutti già conoscessero questo genere di cose. I grandi operatori di fondi governano il mondo, non penso si sia trattato di uno scoop. E quello che ho detto circa fare soldi da un crash [finanziario], ovviamente non tutti sanno, a tale proposito, che è possibile fare soldi da un mercato al ribasso. Un sacco di gente ha mal interpretato la questione, frainteso quello che stavo dicendo. Pensavano che fossi felice o mi stessi leccando le labbra all’idea di fare soldi dalla miseria della gente. Questo è probabilmente il modo in cui hanno guardato il video. Ma se si guarda il video intero, quello che stavo veramente cercando di dire è che la gente ha bisogno di educare se stessa su come fare ... quello che stavo cercando di dire è che tutti dovrebbero fondamentalmente prepararsi.
Stavo cercando di fare il bravo ragazzo. Se questo mercato sta andando in crash, allora dovete prepararvi. Dovete praticamente imparare come fare soldi in questa situazione. In caso contrario, farete come ho fatto 10 anni fa ... ho fatto degli errori enormi 10 anni fa, durante il dotcom crash. Ho capito che era una lama che stava precipitando. Stavo cercando di dire , ragazzi guardate, non è solo per i traders, è per tutti. Se dovessero chiedermi come fare, io vi aiuterò.

FORBES: Sta dicendo che il trading è facile?

AR: No, assolutamente no. Il Trading non è per niente facile . Quello che sto dicendo è che le persone dovrebbero educare se stesse. La gente non dovrebbe realmente scommettere [giocare d’azzardo] sui mercati.

FORBES: Quanti anni ha?

AR: 34.

FORBES: Quante ore lavora?

AR: Faccio trade nelle prime due ore del NYSE, qui è tra le 14:30 e le 16:30 Poi le ultime due ore dei mercati, dalle 7 a 9. A volte solo l’ultima ora.

FORBES: Cosa fa quando non fa trading?

AR: Sarò onesto con lei. Ecco il punto, Emily. Il Trading è fondamentalmente una mia ossessione. Chiunque mi conosce le dirà, probabilmente trascorre più ore .... E’ qualcosa che prende il controllo su tutta la vita. Se qualcuno vuole essere veramente bravo a fare trading, deve esserne ossessionato. Ok, ma quello che faccio fuori dal trading? Beh, mi piace viaggiare. Sono stato negli Stati Uniti un bel po ’di volte. Amo scrivere. In realtà ho avuto una proposta editoriale, con un editore del Regno Unito, qualche mese fa.
OK, ho dimenticato di citare un trader, Carolyn Boroden, mi piace molto quello che dice sui cluster di Fibonacci.

FORBES: Ha sentito parlare di Yes Men?

AR: Sentito parlare prima? Non so esattamente perché mi sta chiamando così. Non ho idea da dove venga.

FORBES: Perché c’è un suo video in cui si spaccia per portavoce di Dow Chemical.

AR: Che cosa? Un portavoce della Dow Chemical? Avete visto questo video? Non può essere vero. Non ho mai parlato con Dow Chemical in vita mia. Forse è un falso. E’ sicura? Onestamente, ascolta, non ho idea da dove provenga. L’intervista di ieri è stata una delle prime che ho fatto dal vivo.

Non so perché pensano che sia una bufala. No, sono assolutamente un trader. Ho amici traders che potrebbe confermarlo. Uno dei miei mentori è un autore di successo e trader. Tutti mi conoscono.

Tradotto da Nadia Fusar Poli per forexinfo.it

Fonte: Forbes

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