Aziende partecipate pubbliche: oggi pomeriggio il Ministero dell’Economia renderà noti i nomi di presidenti e ad di Eni e Finmeccanica
Quella che inizia oggi è una settimana che si preannuncia densa di scadenze per il Governo Renzi, impegnato su molti fronti caldi dalle nomine dei vertici delle aziende pubbliche, alla prosecuzione dell’iter di riforme già avviato fino all’inizio della campagna elettorale del Partito Democratico per le europee.
La scadenza più imminente è comunque quella delle nomine dei manager che guideranno le maggiori aziende pubbliche italiane nei prossimi tre anni. Il giorno decisivo su questo fronte è proprio oggi anche se, molto probabilmente, i nomi degli amministratori delegati delle partecipate statali saranno resi noti solo nel pomeriggio, così da non influenzare l’andamento dei mercati che a quell’ora dovrebbero essere già chiusi. Dovranno essere presentati gli uomini e le donne che, nei prossimi tre anni, guideranno colossi come Eni, Finmeccanica, Enel, Terna e Poste.
Per quanto riguarda Eni e Finmeccanica, le decisioni del Ministero dell’Economia dovrebbero arrivare sicuramente oggi, dal momento che le cui assemblee sono fissate l’8 e 9 maggio (l’obbligo di comunicazione scatta a 25 giorni dall’assemblea). Per Enel e Terna, invece, i termini sarebbero dilazionati, dal momento che le convocazioni per gli azionisti sono fissate al 22 e al 27 maggio. La decisione di Via XX Settembre potrebbe comunque essere unica e comprendere tutte le aziende. Ancor meno urgente la decisione relativa a Poste Italiane la cui assemblea, che dovrebbe comunque essere convocata per fine Aprile, non è stata ancora fissata.
Per quanto riguarda la scelta dei nomi che andranno a ricoprire i ruoli chiave delle aziende pubbliche anche se il Renzi ha più volte dichiarato la sua volontà di procedere a un sonoro rimpasto che dia chiari segnali di discontinuità, altri esponenti del Governo hanno fornito rassicurazioni sulle competenze tecniche dei papabili. Un altro aspetto, recentemente sottolineato dal sottosegretario Delrio, a cui il governo tiene molto, è un’elevata presenza femminile.
Su Eni continuano a essere alte le quotazioni di Claudio Descalzi come amministratore delegato e di Leonardo Maugeri come presidente. Ma per quest’ultima poltrona spunta anche il nome dell’ex ministro della giustizia Paola Severino. A Finmeccanica, invece, potrebbero non esserci consistenti cambiamenti di rotta sulla presidenza, che continuerebbe a essere affidata a Gianni De Gennaro, mentre per l’ad emergono i nomi di Giuseppe Giordo (Alenia) e Francesco Caio, mentre perde quota Domenico Arcuri. All’Enel, poi, uno dei possibili presidenti potrebbe essere Fulvio Conti, con Luigi Ferraris o Francesco Starace come amministratori delegati. I nomi di Starace e di Caio, sono circolati anche riguardo a Terna, per la quale però, nelle ultime ore, guadagna posizioni anche il nome di Aldo Chiarini di Gdf Suez Italia.
Nelle quote rosa si fanno i nomi di Monica Mondardini, già amministratore delegato del Gruppo Editoriale l’Espresso, e Bianca Maria Farina, che potrebbero ricoprire un ruolo operativo in Poste, dove però potrebbe anche rimanere Massimo Sarmi, nel caso in cui non transitasse ad Alitalia. Per la presidenza di Terna sono, invece, stati avanzati i nomi di Emma Marcegaglia e Patrizia Grieco (Olivetti) mentre per il cda di Finmeccanica, una possibile presenza femminile potrebbe essere quella di Marta Dassù.
© RIPRODUZIONE RISERVATA