Bene, il peggio è passato, ora si può tornare a investire in Borsa. Lo rileva il Credit Suisse Global Investment Returns Yearbook 2013: il rapporto indica che il rendimento medio delle azioni nei prossimi 30 anni sarà tra il 3% e il 4%, mentre dalle obbligazioni arriverà un rendimento dell’1%. Quindi, se la domanda è: posso tornare a investire in Borsa? La risposta è: sì. Con un "ma". Che riguarda proprio noi, o meglio, Piazza Affari: Si può tornare a investire in Borsa, ma... non in Italia!
Italia agli ultimi posti
In base al rapporto di Credit Suisse, infatti, l’investimento nel mercato azionario italiano in più di un secolo (dal 1900 al 2012) avrebbe generato in media un rendimento annuo dell’1,8%, che si traduce in una delle peggiori performance registrate da un Paese occidentale. Basti pensare che nel periodo di tempo analizzato, gli Stati Uniti avrebbero totalizzato un rendimento annuo del 6,3%, mentre il rendimento annuo del mercato azionario inglese si sarebbe attestato al 5,2%. Buone performance anche da Francia e Germania, il cui rendimento annuo avrebbe superato quota 3%.
Le sorprese arrivano guardando alla cima della classifica, dove si posizionano Sudafrica e Australia, con un rendimento annuo del 7,3%.
Il nostro Paese registra una performance altamente negativa anche per ciò che concerne il periodo 2000-2012, dove l’investimento azionario italiano avrebbe provocato una perdita del 4,9%, lontanissima dai risultati della Francia (-1,5%), della Germania (-0,3%) e degli Stati Uniti (-0,2%).
Emergono dati negativi anche se si guarda alle obbligazioni: nel periodo che va dal 1900 al 2012, infatti, gli eventuali investitori avrebbero avuto di che piangere, vista la perdita annua dei bond privati dell’1,6% e il -3,6% registrato dai bond pubblici.
Insomma se l’azionariato andrà a rappresentare per i prossimi 30 anni una buona opportunità di investimento, l’Italia non fa parte di questo gioco: il nostro Paese (ancora una volta) lotta per non retrocedere.
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