Tobin Tax: rinvio al 2016? Scenario disastroso per banche italiane

Erika Di Dio

26/11/2012

Tobin Tax: rinvio al 2016? Scenario disastroso per banche italiane

Dopo l’intervista che il direttore generale del Fisco tedesco Michael Sell ha rilasciato al settimanale Wirtschaftswoche parlando di un possibile rinvio dell’applicazione della Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, al 2016, crescono i problemi all’interno dell’Eurozona a riguardo ma crescono soprattutto le prospettive negative per i paesi che attiveranno per primi la suddetta tassa, come ad esempio l’Italia e la Francia.

Cosa succederebbe in Italia?

Nel nostro paese, un rinvio del genere piegherebbe ulteriormente un sistema bancario che è già stato piegato in due dalla crisi, non permettendo più di trarre profitti in un contesto dove l’operatività da trading sarebbe pressoché nulla. Il governo ha stimato un crollo del 30% per quanto riguarda i volumi azionari e dell’80% per quelli dei derivati.

Gli effetti negativi per il nostro paese ci vengono spiegati dalle parole del market strategist Vincenzo Longo, che afferma, "L’applicazione sfasata nel tempo tra i vari Paesi dell´Eurozona della tassa potrebbe avere ripercussioni importanti sulle banche dei Paesi che per primi la applicheranno, tra cui l´Italia. Molti operatori potrebbero decidere di spostare la propria operatività sui Paesi nei quali la Tobin Tax non è ancora in essere con conseguente flessione dei ricavi delle banche" e riporta l’esempio della Svezia, poi aggiunge, "dove trarrebbero profitti le banche italiane in un simile contesto dove prestiti e mutui sono quasi paralizzati e con l´operatività da trading ridotta ai minimi?"

A cosa porterebbe ciò?

Seguendo ancora le previsioni dell’analista Longo, ciò "potrebbe richiedere al sistema bancario italiano di aggiustare i requisiti di capitale in linea con quanto richiesto dall’Elba" e in seguito alle recenti operazioni di ricapitalizzazione da parte degli istituti di credito, la conseguenza sarebbe la quasi "impossibilità di racimolare altri fondi sul mercato".

L’incertezza in questo caso regna sovrana e si teme che l’Italia affronterà la stessa situazione che ha dovuto affrontare la scorsa estate la Spagna che ha richiesto poi l’intervento europeo.

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