Gli utili del marchio dei gioielli di lusso sono in picchiata a -60% rispetto all’anno scorso, anche se il fatturato ancora regge. Ecco i dati.
(Radiocor) - Gli utili del marchio di gioielli di lusso Tiffany & Co sono in calo del 60%, mentre le vendite sono in rialzo, anche se al di sotto delle stime, in parte a causa dei cattivi risultati nel mercato giapponese (-12% le vendite). Il mercato del lusso continua a dimostrarsi in crisi, come avevamo già visto analizzando i problemi del marchio Gucci.
I dati
Sono questi i risultati per il terzo trimestre per l’anno 2014 di Tiffany & Co, che nel periodo in esame ha riportato un utile di 38,26 milioni di dollari con 29 centesimi per azione.
Ben diversi dall’anno scorso: nel terzo trimestre del 2013 Tiffany & Co aveva chiuso con 95 milioni di dollari e 73 centesimi per azione.
Per quanto riguarda le quotazioni, i profitti per azione sono stati pari a 76 centesimi, ben lontani dai 77 previsti e attesi dagli analisti.
Il fatturato è comunque aumentato del 5,3%, arrivando a 959,6 milioni di dollari, ma al di sotto dei 968 milioni attesi.
Nelle Americhe le vendite sono salite del 10% a 459 milioni di dollari, del 9% in Europa a 114 milioni e del 2% a 243 milioni nella regione Asia-Pacifico.
Risultato sopra le aspettative per gli acquisti: nei negozi aperti da almeno un anno sono saliti del 4%, meglio del 3,8% atteso.
Il margine lordo è aumentato da 57% al 59,5%, mentre il margine operativo è aumentato dal 16,9% al 17,6%.
Parla Tiffany & Co
Tiffany & Co si pronuncia: il marchio dei gioielli di lusso ha ricalcolato le stime per il fatturato dell’anno 2014 e prevede ora una crescita "a una singola cifra medio-alta", mentre in precedenza aveva parlato di "una singola cifra alta".
Conferma invece le attese sui profitti a un range tra 4,20 e 4,30 dollari per azione.
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