Il tema caldo dell’estate economica è solo uno: cosa farà la Fed?

Violetta Silvestri

12/08/2021

12/08/2021 - 13:18

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Cosa deciderà la Federal Reserve dinanzi all’inflazione in aumento e alla ripresa economica ora attaccata dalla variante Delta? Questo è l’interrogativo dell’estate rovente: tapering in arrivo o no?

Il tema caldo dell’estate economica è solo uno: cosa farà la Fed?

Si rincorrono le analisi sulle prossime mosse della Federal Reserve.

In questa calda e complessa estate, improvvisamente ripiombata nei guai del Covid, il mondo economico e finanziario guarda con attenzione agli USA.

Cosa farà la Fed con il suo programma di stimoli? Siamo dinanzi a tempi maturi per avviare il tapering già in autunno? I tassi di interesse saliranno vista l’impennata dell’inflazione?

A questi interrogativi, per ora, i funzionari della banca centrale hanno risposto in modo vago e non uniforme.

Il tema sui prossimi passi della Fed resta caldo.

Fed: tapering vicino?

La Federal Reserve potrebbe iniziare a ridurre i suoi sostegni straoridnari all’economia statunitense entro la fine dell’anno, data la forza del rimbalzo economico.

Questa è l’opinione espressa da Mary Daly, presidente della Fed di San Francisco. In un’intervista al Financial Times, ha espresso fiducia che la robusta ripresa delle attività domestiche e commerciali continuerà a prendere slancio.

Sempre più persone sono tornate al lavoro e la spesa dei consumatori è rimasta vivace. In questo contesto, la Fed potrebbe cambiare politica:

“Rimango molto ottimista riguardo all’[autunno] e ai continui miglioramenti nelle variabili chiave a cui teniamo. Questo per me significa che è opportuno iniziare a discutere di ridurre il livello di sostegno che stiamo offrendo all’economia su base regolare, e il punto di partenza è ovviamente l’acquisto di bond

Secondo Daly, parlare di un potenziale ridimensionamento entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo anno è assolutamente necessario.

La Fed ha affermato che continuerà ad acquistare 120 miliardi di dollari di titoli garantiti da ipoteca e titoli del Tesoro ogni mese fino a raggiungere “ulteriori progressi sostanziali” sui suoi obiettivi di inflazione del 2% in media e massima occupazione.

Daly, che è un membro votante del Federal Open Market Committee, ha affermato che tali soglie saranno probabilmente raggiunte entro la fine dell’anno o all’inizio del 2022.

Avanza il fronte dei falchi nella Federal Reserve

Il miglioramento del contesto economico ha catalizzato un acceso dibattito tra i funzionari della Fed sul ritmo appropriato per rimuovere il suo sostegno.

La scorsa settimana un numero crescente di banchieri centrali si sono esposti per chiedere un ritiro più rapido degli stimoli.

Esther George, presidente della Kansas City Fed ha affermato che è giunto il momento di una politica monetaria più neutrale.

Le sue opinioni si allineano strettamente con quelle del presidente della St Louis Fed James Bullard e del capo della Fed di Dallas Robert Kaplan, che ha dichiarato in un’intervista alla CNBC di aver sostenuto un possibile tapering da ottobre.

Ciò è anche in linea con la tempistica presentata dal governatore della Fed Christopher Waller all’inizio di questo mese, a condizione che i dati sul mondo del lavoro rimangano solidi.

Anche Raphael Bostic della Fed di Atlanta, Eric Rosengren della Fed di Boston e Thomas Barkin della Fed di Richmond hanno parlato questa settimana, sostenendo che l’inflazione era già dove doveva essere per iniziare a ridurre gli acquisti di obbligazioni.

Inflazione o occupazione: cosa osservare in USA

Cosa sta osservando la Federal Reserve dei dati economici USA?

Inflazione e occupazione sono in primo piano. La prima è in evidente aumento, spingendo per un raffreddamento con tassi più alti.

Nello specifico, i guadagni sui prezzi su base annua si sono mantenuti stabili al 5,4%, anche se l’aumento rispetto al mese scorso ha registrato un ritmo più moderato. Anche alcuni settori sensibili alle interruzioni della pandemia hanno registrato incrementi dei prezzi più lenti rispetto ai mesi precedenti.

Il mercato del lavoro ha fatto passi da gigante, con 943.000 posti aggiunti a luglio. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,4%, dal 5,9% di giugno.

Tuttavia, quasi 6 milioni di americani in più rimangono senza lavoro rispetto a febbraio 2020.

Come si orienterà la Federal Reserve tra prezzi in salita e lavoro ancora in affanno?

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