Rifiuti a Roma: quali sono i casi in cui è possibile richiedere e ottenere l’esenzione o la riduzione della Tari all’amministrazione comunale capitolina.
Con l’avvicinarsi della scadenza di IMU e Tasi di cui si paga a Roma il saldo per il 2014, passa quasi in sordina l’appuntamento con il terzo dei tributi che vanno a comporre la IUC ovvero l’imposta unica comunale. Nel caso della Tari siamo di fronte a problemi di gran lunga meno rilevanti sul versante fiscale, si tratta, infatti, dell’ennesima veste assunta dal tradizionale tributo sui rifiuti che negli anni precenti aveva solo nomi differenti (Tares, Tarsu, ecc. ecc.). I problemi diventano però molto più evidenti, se ci rivolgiamo al risvolto pratico della questione, dal momento che, almeno nella Capitale, al pagamento di un tributo non corrisponde, almeno nella quasi totalità dei casi, la prestazione effettiva di un servizio al cittadino. Per questo appare utile considerare quali sono i casi di esenzione e di riduzione della Tari 2014, a cui il cittadino può ricorrere a Roma.
Come si calcola la Tari
La Tari è un imposta dovuta da tutti quei cittadini che occupano, ossia hanno una disponiblità, anche solo materiale di locali, adibiti a qualunque uso, esistenti nel territorio della città di Roma. Limitandoci al singolo caso dei privati e delle famiglie ed escludendo il caso delle aziende, la Tasssa sui rifiuti viene calcolata tenendo conto dei metri quadrati dell’immobile compresi box/posto auto, cantine, soffitte ed escludendo, invece, tutte le aree scoperte (balconi, terrazzi, giardini) e il numero di persone che compongono il nucleo familiare che vivono nell’immobile.
La Tari viene calcolata su base annuale e viene suddivisa in due rate semestrali. Gli importi comprendono una quota fissa, dovuta per i costi che il Comune di Roma sostiene per erogare il servizio e da una quota che varia in base alla quantità di rifiuti, presumibilmente prodotti e smaltiti.
Casi di esenzione
A Roma è possibile ottenere un’esenzione dal pagamento della Tari per l’abitazione principale con la Delibera n. 33/2012, attraverso l’applicazione di uno speciale quoziente, denominato "Quoziente Roma" che introduce dei parametri utili a correggere il valore dell’Isee del nucleo familiare del soggetto che richiede l’esenzione.
Nella fattispecie, l’utente potrà ottenere un’esenzione nel caso in cui il valore dell’Isee del suo nucleo familiare, riveduto e corretto in base alla scala di equivalenza e alle maggiorazioni previste dal "quoziente Roma", non sia superiore a 6500 euro/anno. Per usufruire dell’esenzione occorre ricordare che è necessario che il richiedente no abbia nessuna pendenza con l’amministrazione capitolina, per quanto riguarda i pagamenti sulle tasse sui rifiuti, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui si chiede l’esenzione.
Dal sistema di calcolo che introduce il quoziente Roma traggono particolari vantaggi le famiglie con uno o più figli minori di 25 anni e quelle con soggetti disoccupati o inoccupati.
La richiesta di esenzione può essere compilata presso i CAF convenzionati con l’amministrazione di Roma e deve essere presentata entro il 31 Marzo 2015, per richiedere l’esenzione relativa al 2014.
Casi di riduzione
Si danno specifici casi in cui è possibile richieredere specifiche riduzioni, sempre con un apposito modulo, scaricabile sul sito di Ama Roma. La richiesta di riduzione può essere presentata per la prima volta in qualsiasi momento dell’anno, mentre il rinnovo va effettuato entro il 31 Gennaio di ogni anno.
Se il primo cassonetto o punto di raccolta per i rifiuti indifferenziati è distante più di 1000 metri dall’immobile è possibile richiedere una riduzione del 50% della quota fissa mensile; nel caso di strade private, la distanza è calcolata con riferimento all’accesso più vicino al punto di raccolta.
Se il servizio di raccolta dei rifiuti viene interrotto per più di 30 giorni continuativi è possibile richiedere una riduzione di un dodicesimo della quota quota variabile della Tari per ogni mese di interruzione.
Gli immobili a disposizione di cittadini di altri comuni o di cittadini residenti in altri mmobili all’interno del territorio di Roma godono di una riduzione del 50% della quota variabile della tariffa.
Se la residenza è in un altro immobile di Roma la tariffa è calcolata sul numero di componenti del nucleo familaire che risulta dall’anagrafe di Roma, mentre, per i residenti al di fuori del territorio, si assume come numero degli occupanti dell’immobile le tre unità.
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