La giornata di oggi è uno degli appuntamenti più difficili per i contribuenti italiani: un accavallarsi di scadenze da cui nessuno uscirà bene.
Quello che ha stilato la Cgia di Mestre è un bilancio previsionale estremamente pesante per i contribuenti italiani: la giornata di oggi, Lunedì 16 Giugno, può essere a buon diritto considerata come il Lunedì nero del fisco, per l’accavallarsi delle scadenze di tributi differenti che i cittadini sono chiamati a pagare. L’associazione degli Artigiani e delle Piccole Imprese ha, infatti stimato un esborso complessivo di 54,5 miliardi di euro in primo luogo per Tasi e Imu ma anche per Irpef, Ires, Irap e Iva. Al di là degli importi, il segretario della Cgia Bortolussi ha evidenziato un peso fiscale ormai insopportabile per la gran parte degli italiani, l’estrema difficoltà di calcolare esattamente gli importi dovuti e, ultimo ma non meno importante, la necessità di lavorare 33 giorni l’anno (ovvero 269 ore) per riuscire a pagare le tasse dovute.
TASI
Anche se solo per i Comuni che hanno deliberato l’aliquota entro il 23 Maggio scorso (più di due in tutta Italia) l’appuntamento più temuto è quello con la prima rata della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. Secondo altre rilevazioni, effettuate da Adusbef e Federconsumatori, si tratta di una misura estremamente iniqua perché ha illuso i contribuenti italiani facendogli credere di risparmiare, quando, invece, si pagherà molto di più della vecchia IMU.
Un salasso aggravato anche dal fatto che le detrazioni comunali non sono state applicate dovunque e laddove il singolo Comune le abbia adottate, sono comunque inferiori a quelle di cui si godeva in passato per la vecchia IMU (sulle prime case). Secondo le stime previsionali di Adusbef e Fedrconsumatori, qualora l’aliquota sia stata fissata a un valore medio del 2,5 per mille, la nuova tassa comporterà una spesa (sempre media) per il contribuente italiano di 231 euro. Ad aggravare il quadro relativo alla tassa sui rifiuti si aggiunge anche il fatto che iltributo dovrà essere corrisposto da 5 milioni di famiglie che prima, grazie alle detrazioni sulla prima casa e sulle rendite catastali basse non pagavano l’Imu.
IMU
Al secondo posto tra le imposte più temute dai contribuenti italiani, in scadenza oggi, c’è l’IMU sulle seconde e sulle terze case. La prima rata del tributo va corrisposta anche per i negozi e le attività commerciali e per i capannoni industriali. Dalla prima rata della Tasi e dall’Imu dovrebbe arrivare nelle casse dello Stato un gettito molto alto, stimato dalla Cgia di Mestre, intorno ai 10,8 miliardi. Dalla prima rata della Tasi e dall’Imu dovrebbe arrivare nelle casse dello Stato un gettito molto alto, stimato dalla Cgia di Mestre, intorno ai 10,8 miliardi.
Tasse per le imprese
Sempre oggi scade il termine utile per il pagamento di differenti tributi dovuti dalle imprese italiane: si tratta di Irpef, addizionali Irpef, Ires, Irap e Iva, oltre a una serie di imposte minori. Appuntamento rimandato al 7 Luglio per liberi professionisti e detentori di Partita Iva o, comunque, per tutti quei contribuenti che svolgono un’attività economica o imprenditoriale regolata dagli studi di settore, per i quali il Ministero dell’Economia ha posticipato i termini per effettuare i versamenti della dichiarazione dei redditi, della dichiarazione Irap e del modello Unico. In base ai calcoli effettuati dalla Cgia di Mestre la sola Ires, il tributo previsto per i redditi delle società da capitali, dovrebbe portare nelle casse dello Stato 14,7 miliardi di euro, mentre dalle ritenute Irpef che i datori di lavoro sono chiamati a versare oggi, arriveranno 9,7 miliardi di euro.
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