Tasi 2014: proroghe, scadenze e sanzioni. Ecco la tabella riassuntiva con tutte le variabili

Marta Panicucci

13 Giugno 2014 - 10:37

Scadenze, proroghe, delibere, sanzioni applicate o disapplicate: questo è il caos Tasi 2014. Ecco una semplice tabella che illustra tutte le variabili in campo

Tasi 2014: proroghe, scadenze e sanzioni. Ecco la tabella riassuntiva con tutte le variabili

Sembra essere arrivata al capolinea la vicenda legata alla prima rata Tasi, ma in realtà le complicazioni per cittadini e comuni non sono ancora finite. L’intrigo tra scadenze, proroghe, aliquote e sanzioni ha creato un caos normativo che non facilita affatto la vita dei contribuenti già afflitti dalle numerose scadenze fiscali di giugno.

Il caos si è creato a causa della mancata delibera della maggior parte dei comuni che hanno spinto verso la proroga del pagamento Tasi a ottobre. Il decreto è arrivato la scorsa settimana: nei comuni che non hanno deliberato le aliquote la tasi slitta al 16 ottobre. Ma le variabili in gioco sono anche altre: proroghe comunali, delibere a più rate e sanzioni disapplicate.

Ecco le diverse situazioni.

Situazione del Comune sanzioni
Delibera regolare
Il comune ha approvato entro il 23 maggio la delibera, regolarmente pubblicata entro il 31 maggio dal dipartimento delle finanze. Il comune non ha indicato scadenze diverse da quelle fissate dalla legge: i contribuenti sono tenuti a pagare entro il 16 giugno sulla base delle aliquote decise dal comune I ritardi sono sanzionabili
Delibera con proroga
Il comune ha approvato entro il 23 maggio la delibera, regolarmente pubblicata entro il 31 maggio dal dipartimento delle finanze. Il comune ha indicato scadenze successive rispetto a quelle fissate dalla legge: i contribuenti sono tenuti a pagare entro il 16 giugno sulla base delle aliquote comunali I ritardi non sono sanzionabili
Delibera regolare con sanzioni disapplicate
Il comune ha approvato entro il 23 maggio la delibera, regolarmente pubblicata entro il 31 maggio dal dipartimento delle finanze. Il comune non ha indicato scadenze diverse da quelle fissate dalla legge, ma prevede di non applicare sanzioni per i pagamenti entro una data successiva: i contribuenti sono tenuti a pagare entro il 16 giugno sulla base delle aliquote comunali I ritardi, per il principio della tutela dell’affidamento, non sono sanzionabili
Delibera con più scadenze
Il comune ha approvato entro il 23 maggio la delibera, regolarmente pubblicata entro il 31 maggio dal dipartimento delle finanze. Il comune ha previsto la prima rata il 16 giugno, ma anche altre rate nel corso del 2014: I contribuenti sono tenuti a pagare l’acconto entro il 16 giugno sulla base delle aliquote comunali e il saldo il 16 dicembre Non sono previsti altri obblighi, né sanzioni
Delibera non approvata
Il comune non ha approvato la delibera entro il 23 maggio: I contribuenti sono tenuti a pagare entro il 16 ottobre o 16 dicembre in caso di ulteriori ritardi nelle delibere Non sono previste sanzioni

Vista la vastità delle situazioni possibili si consiglia, in caso di dubbi o incertezze, di fare direttamente riferimento alla delibera del proprio comune di residenza.

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