I codici utili per la compilazione del Modello F24 Enti Pubblici per il pagamento della Tasi 2014 su fabbricati rurali e altri fabbricati
Dopo l’approvazione in via definitiva del Decreto Salva Roma Ter, avvenuta lo scorso 30 Aprile, da parte del Senato, sono arrivate, le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate relative alle modalità di pagamento da rispettare per Tari e Tasi. I due tributi dovuti dai cittadini per l’immondizia e per i servizi indivisibili, potranno essere pagate attraverso il modello F24. Oltre alla Tasi (tassa sui servizi indivisibili) dovuta per l’abitazione principale, risulta utile conoscere anche i codici necessari per la corretta compilazione del modello F24, nella circostanza in cui la Tasi debba essere pagata per i fabbricati rurali, le aree fabbricabili e gli altri tipi di fabbricati.
Normativa di riferimento
L’Agenzia delle Entrate ha istituito, con una specifica risoluzione, la n. 47/E del 24 Aprile 2014, i nuovi codici tributo da utilizzare, secondo i commi 639 e 668 dell’articolo 1 della Legge 147/2013. I due commi si riferiscono appunto all’istituzione della Tasi come nuovo tributo (639) e all’istituzione da parte dei singoli Comuni di tributi equipollenti (668).
Codici da utilizzare
Occorre premettere, in questo caso che i codici serviranno per la compilazione del Modello F24 EP (Enti Pubblici). I codici di nuova istituzione sono i seguenti: “374E” denominato “TASI - tributo per i servizi indivisibili per fabbricati rurali ad uso strumentale”; “375E” denominato “TASI - tributo per i servizi indivisibili per le aree fabbricabili”; “376E” denominato “TASI - tributo per i servizi indivisibili per altri fabbricati”.
Sanzioni e Interessi
Nella stessa risoluzione n. 47/E del 24 Aprile 2014, l’Agenzia delle Entrate si è preoccupata anche di istituire i nuovi codici, necessari nel caso in cui il Modello F24 EP sia compilato per il pagamento di sanzioni e interessi dovute per la stessa Tasi, nel caso in cui ci siano state delle omissioni o degli errori, rilevati in seguito all’attività di controllo, svolta dall’erario: “377E” denominato “TASI - tributo per i servizi indivisibili - art. 1, c. 639, L. n. 147/2013 e succ. modif. - INTERESSI”; “378E” denominato “TASI - tributo per i servizi indivisibili - art. 1, c. 639, L. n. 147/2013 e succ. modif. - SANZIONI”.
Modalità di compilazione
Nel Modello F24 EP i codici sopraelencati vanno inseriti nella sezione “IMU-Tasi” (valore G) insieme alle seguenti, altre, indicazioni: nel campo “codice”, occrrerà inserire il codice catastale del Comune nel territorio del quale sono situati i fabbricati rurali o le aree fabbricabili per cui si paga il tributo, tenendo presente che tale codice è disponibile anche nell’apposita tabella pubblicata dall’Agenzia delle Entrate. Nel campo “estremi identificativi” non andrà inserito nessun valore. Nel campo “riferimento A” (composto da sei caratteri), occorrerà inserire come primo carattere, un valore a scelta tra “A” (acconto), “S” (saldo), “U” (unica soluzione); come secondo carattere, un valore a scelta tra “R” (ravvedimento) oppure “N” (no ravvedimento); come terzo carattere, un valore a scelta tra “V” (immobili variati) oppure “N” (immobili non variati); i caratteri che vanno dal quarto al sesto sono invece, riservati al numero degli immobili e, quindi, occorrerà inserire un valore da 001 a 999. Infine, nel campo “riferimento B”, si inserisce l’anno per cui si paga l’imposta, nel formato a quattro cifre.
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