La moneta unica europea ha toccato venerdì il massimo più alto da inizio dicembre scorso a quota 1.3485 contro dollaro americano. Sul grafico giornaliero è evidente la presenza della media mobile esponenziale a 200 giorni, dove i venditori stanno provando a mettere in piedi un trend ribassista di breve periodo esercitando una discreta pressione verso il basso. I prezzi sono scesi fino a 1.3430, dimostrando così una certa solidità del bullish trend di breve-medio termine.
Nuove interessanti opportunità long si avrebbero solo in caso di fisiologico ritracciamento verso 1.3320 prima e 1.3290 poi, oppure in caso di formazione di congestioni con bassa volatilità tra 1.3450 e 1.34. La seconda ipotesi menzionata potrebbe essere interessante, in quanto si avrebbe la costruzione di una nuova base accumulativa poco sotto i top di periodo e senza alcuna perdita di momentum.
Il target price a 3-7 giorni per euro/dollaro resta 1.3550: un ritracciamento verso i supporti di breve periodo potrebbe rallentare la corsa del cambio, ma senza particolari market mover di inversione il bullish trend resta molto solido e in grado di aggiornare ulteriormente i top di periodo. Per oggi è da seguire l’asta dei BoT, che però non dovrebbe procurare sorprese negative, mentre mercoledì ci sarà l’importante asta di rifinanziamento a lungo termine della BCE.
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