Il Dipartimento delle Finanze pubblica un confronto tra i nuovi tributi dovuti per la casa e la vecchia IMU dovuta da tutti i contribuenti proprietari.
Di fronte alla crescente preoccupazione dei contribuenti, anche in vista della prossima scadenza del 16 Ottobre, l’appuntamento tanto temuto dai cittadini dei comuni italiani che non hanno definito le aliquote entro la data del 23 Giugno e che lo stanno facendo in questo periodo, il Dipartimento delle Finanze si è assunto il delicato ruolo di rassicurare i contribuenti con un’analisi che mette a confronto i nuovi tributi per la casa, ovvero la TASI e la nuova IMU, dovuta solo dai possessori di immobili differenti dalla prima casa, con la vecchia IMU, al pagamento della quale erano tenuti tutti i contribuenti che risultavano proprietari di un’abitazione, avente il ruolo di immobile principale, ovvero di prima casa.
La nuova TASI conviene
Il responso del Dipartimento delle Finanze è semplice: la nuova TASI 2014 costa meno della vecchia IMU. Il confronto in oggetto dell’analisi è stato svolto sui dati rilevati nei 2178 comuni (sugli 8000 totali, in Italia) che hanno già deliberato l’aliquota Tasi entro la scadenza del 23 Giugno scorso e che, quindi, hanno riscosso la prima rata (acconto) del nuovo tributo entro lo scorso 16 Luglio. Da questo dato è stato ricavato il gettito TASI-IMU 2014, poi esteso, con una proiezione, su base annua.
Il dato finale ricavato è stato confrontato con il dato relativo all’IMU 2012, ultimo anno nel quale il tributo sulla casa doveva essere pagato sulla prima casa, da gran parte dei contribuenti italiani (ovvero da tutti i possessori di un’abitazione). Il confronto è stato svolto, considerando le varie categorie di immobili e approntando una differente rilevazione per ciascuna di esse.
Tasi e Imu 2014 risulterebbero più convenienti della vecchia IMU 2012 dal momento che prima non erano previste le esenzioni su abitazioni principali, terreni agricoli e altre categorie di immobili che sono state introdotte con i Decreti Legge 102/2013 e 133/2013.
Tipologie di Immobili
Se si guarda con maggiore attenzione ai dati relativi alle abitazioni principali, ci si accorge che nel 2014 si attendono da Tasi e IMU circa 1,2 miliardi di euro contro gli 1,6 miliardi di euro, ottenuti dalla vecchia IMU 2012. Il gettito relativo alle prime case subirà quindi con la nuova TASI e IMU 2014 una contrazione del 29,3% rispetto a due anni fa. In questo caso la diminuzione della spesa per i contribuenti è stata ottenuta con l’eliminazione del tributo sulla prima casa (vecchia IMU) e con le detrazioni inserite dai Comuni sulla TASI.
Riguardo agli immobili differenti dalla prima casa, ci si aspetta, invece, un incremento del gettito fiscale dello 0,15%, uguale a 11 milioni di euro.
Sui terreni è da registrare, invece, una riduzione dei contribuenti chiamati al pagamento del tributo, dal momento che il DL n. 16/2014 esonera i proprietari di terreni agricoli dal pagamento della TASI, sebbene imponga loro di pagare l’IMU secondo le modalità previste dal DL 201/2011.
In calo anche il gettito derivante dalle aree fabbricabili e dai fabbricati rurali strumentali, esentati dall’IMU ma non dalla TASI, dalla Legge di Stabilità 2014.
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