Superato il test di Turing? Una macchina in grado di pensare come un uomo?

Federico Fasan

9 Luglio 2014 - 14:30

Durante il ’Turing Test 2014 Competition’, sembra che una macchina abbia ottenuto un punteggio tale da poter essere dichiarata ’pensante’.

Superato il test di Turing? Una macchina in grado di pensare come un uomo?

Forse non conoscete l’uomo in foto qui accanto eppure è alla base di tutto nel vostro Pc, essendo stato uno dei pionieri dell’informatica con il suo algoritmo su nastro.
Si tratta di Alan Turing e in questi giorni il suo nome è rispuntato grazie ad un curioso esperimento che proprio il famoso matematico ha creato: il Test di Turing. Prima di vedere cos’è successo cerchiamo di capire in cosa consista il test.

Cosa è il Test di Ruring
Creato attorno al 1950 su base Cartesiana del 1637 (’Discorso Sul Metodo’) dal matematico Alan Turing il test vuole dimostrare o confutare il seguente inciso: una macchina può pensare come il cervello umano?

L’esperimento venne chiamato ’gioco dell’imitazione’ e si componeva di 3 soggetti: un uomo, una donna e una macchina.
Poniamo in una stanza l’uomo e lo mettiamo in comunicazione sia con la donna in un’altra stanza che con la macchina in una diversa stanza ancora, l’obiettivo del test è dimostrare o meno che la macchina è in grado di ingannare l’uomo per mezzo di espressioni ed atteggiamenti; l’uomo quindi dovrà capire con chi sta comunicando ponendo domande ai referenti (donna e macchina) che gli risponderanno mettendo così in modo del tutto pratico la donna ’in lotta’ con la macchina. 

La macchina per passare il test dovrebbe ottenere un risultato maggiore del 30% per ritenersi pensante come l’uomo. A complicare le cose si aggiunge il fatto che i due soggetti donna e macchina dopo un certo tempo si scambieranno di posizione (vista dall’uomo come Y e X a video).

Il test di Turing si spiega meglio nell’immagine sottostante.

Pochi giorni fa all’annuale competizione ’Turing Test 2014 Competition’ creata dall’Accademia delle Scienze inglese ’Royal Society’ si sono sfidati diversi computer cercando di varcare la soglia del 30% e una macchina, “Eugene Goostman” c’è evidentemente riuscita. 

Il test è stato fatto a Londra supervisionato da 30 giudici e sembra che il computer (o meglio dire un cleverbot) creato da Vladimir Veselov e Eugene Demchenko abbia ottenuto il 33% di ragioni positive dopo ben 10 sessioni da 5 minuti per un totale di 300 conversazioni; la cosa ha suscitato stupore e un po’ di perplessità dato che una macchina mai prima aveva superato il test di Turing (o l’aveva fatto in condizioni diverse ben oltre il 30%) ma forse, anche vista la natura di ’Eugene Goostman’ la cosa si può spiegare: alla macchina è stata data una personalità adolescente, di un 13enne ucraino con solo una conoscenza di base dell’inglese e che quindi potrebbe sviare l’esito finale poiché pre-impostato, nulla toglie però che la cosa abbia funzionato.

Il Test di Turing è stato superato? La macchina pensa quindi come un umano? Ancora no secondo tanti. Turing aveva già messo in previsione la cosa e seppur un chip montato in un Pc lo può un po’ far diventare robot, il matematico ci aveva visto giusto, per ora le macchine sono macchine e gli uomini sono uomini.

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