Stipendi Expo 2015: migliaia di giovani chiamati a lavorare gratis, l’ennesima promessa mancata del Governo

Vittoria Patanè

18 Febbraio 2015 - 15:38

Giovani che lavorano gratis per Expo 2015. La denuncia corre sul web

Stipendi Expo 2015: migliaia di giovani chiamati a lavorare gratis, l’ennesima promessa mancata del Governo

Il 1°maggio 2015 si aprirà l’Expo, l’Esposizione Universale che quest’anno avrà come tema centrale "Nutrire il Pianeta Energia per la Vita". Una manifestazione enorme che porterà a Milano centinaia di migliaia di persone nel corso di cinque mesi.

I lavori di preparazione continuano a ritmo incessante. Ciò che si spera è che la manifestazione serva da motore per far ripartire il paese, soprattutto a livello occupazionale.

Sono tantissimi i giovani italiani che hanno inviato domanda per lavorare all’Expo 2015. Delle centinaia di migliaia di richieste pervenute, sono 5 mila le persone che verranno inserite nei padiglioni dei Paesi partecipanti.

Ma quanto si guadagna lavorando all’Esposizione Universale? E’ questa la domanda che molti si pongono, soprattutto in virtù delle parole pronunciate nel corso degli ultimi mesi dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e da molti rappresentati del Governo.

Molti giovani sono già impiegati nell’allestimento, nelle iniziative di accoglienza e di promozione dell’evento. Ma quali sono i loro stipendi?

Allo stato attuale sono quasi 18mila le persone che hanno lavorato nell’ambito dell’iniziativa ricevendo in cambio solo un rimborso spese. Gli stipendi sopra i 1.000 euro di cui tutti parlano, sono destinati solo ai professionisti affermati. I più giovani invece, hanno la possibilità di accedere a stage e tirocini, lavorando tutto il giorno e ricevendo come retribuzione dai 200 ai 600 euro al mese. Un esempio? Per uno stage all’ìnterno del settore media relations, la paga prevista è pari a 516 euro.

A denunciare la situazione sono gli stessi ragazzi che, tramite il web, stanno cercando di far sentire la propria voce utilizzando l’hashtag #IoNonLavoroGratisPerExpo, ormai diventato virale. Giovani che hanno voglia di lavorare, ma che vogliono ricevere in cambio un giusto compenso.

La loro protesta ha trovato anche il sostegno del noto rapper italiano Frankie Hi - Nrg, fino a pochi giorni fa ambasciatore dell’Expo:

“La direzione che ha preso Expo è diversa da quella che (ingenuamente) avrei sperato, con reali tavoli di dibattito e non solo stand ultracostosi. Il fatto che migliaia di ragazzi vengano fatti lavorare gratuitamente (ricevendo in cambio il privilegio di aver fatto un’esperienza…) a fronte del muro di miliardi che l’operazione genera è una cosa indegna per un Paese che parla di impulso alla crescita”.

Peccato, perché è proprio tramite iniziative come queste, che si poteva cercare (almeno parzialmente) di aiutare i giovani disoccupati italiani che oggi, lo ricordiamo, ammontano al 42% del totale.

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