Stati Uniti: 2013 migliore? Alcune prove convincenti

Erika Di Dio

26 Novembre 2012 - 16:29

Stati Uniti: 2013 migliore? Alcune prove convincenti

Non è un mistero che l’economia degli Stati Uniti debba affrontare una miriade di sfide. Il Presidente Barack Obama (rieletto in carica un paio di settimane fa) è impegnato a risolvere problemi urgenti di tasse e di spesa che, se non trattati in maniera appropriata, potrebbero far cadere la più grande economia del mondo in una nuova recessione.

La crescita reale del Pil dovrebbe essere tra l’1,7% e il 2% quest’anno, notevolmente inferiore rispetto alla previsione iniziale della Federal Reserve del 2,4%. Le prospettive poco rosee del Pil riflettono i primi due lenti trimestri e i danni alla produzione causati dal Super-Uragano Sandy. A peggiorare le cose, c’è la questione del fiscal cliff. Gli analisti ritengono che la combinazione di maggiori tasse e di una spesa ridotta potrebbero ulteriormente ridurre il Pil dell’1%, all’1,5%.

Tuttavia le cose stanno iniziando a migliorare. Il più recente rapporto di lavoro ha mostrato che il tasso di disoccupazione era al 7,9% ad Ottobre, in calo rispetto al picco del 9,45%. È stata anche la prima volta in cui la disoccupazione è scesa sotto l’8% da quando Obama ha messo per la prima volta piede alla Casa Bianca.

Anche la fiducia dei consumatori è migliorata. L’indagine preliminare della University of Michigan ha riportato una lettura del 84,9, notevolmente superiore rispetto alla previsione dell’82,6. Questo solo per dimostrare che anche i consumatori iniziano a sentirsi più sicuri circa la propria situazione finanziaria.

Ma forse la prova più convincente che la crescita sarà forte nel 2013 è data dalla performance stellare del mercato immobiliare statunitense.

Secondo le più recenti pubblicazioni del rapporto sulla costruzione di nuove case e secondo le ultime concessioni edilizie, la costruzione di case residenziali è saltata al 3,6% in Ottobre rispetto a Settembre. Nel frattempo, la costruzione è diminuita al 2,7%. Non è comunque un grosso problema, in quanto entrambe le metriche sono ancora generalmente in aumento ad un ritmo sano.

Probabilmente vi starete chiedendo perché i rapporti sulle costruzioni di nuove case e le concessioni edilizie siano così cruciali per la crescita. La cosa importante rispetto a questo indicatore è che si relaziona strettamente al ciclo economico. Quando il settore immobiliare è in rialzo, solitamente indica che anche la crescita sta aumentando. In realtà, a volte, questo settore può anche contribuire fino al 20% del Pil degli Stati Uniti!

Certo è che il mercato immobiliare non salverà gli Stati Uniti dalla peggiore delle ipotesi, ma almeno alimenterà la crescita. Il crollo dei prezzi delle abitazioni e delle vendite nel settore immobiliare è stato uno dei fattori fondamentali che hanno portato alla Grande Depressione, e ha senso che se assistiamo ad una ripresa sostenuta dei prezzi e delle vendite nel settore immobiliare, si spera che questo porterà ad una nuova crescita dell’economia americana.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips

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