Standard&Poor’s: declassate 18 banche italiane, salve Intesa e Unicredit. Ecco la situazione degli istituti di credito

Marta Panicucci

25 Luglio 2013 - 12:24

Standard&Poor’s: declassate 18 banche italiane, salve Intesa e Unicredit. Ecco la situazione degli istituti di credito

Dopo il declassamento dell’Italia, la scure dell’agenzia di rating S&P non poteva non abbattersi anche sugli istituti bancari del nostro paese. E così l’agenzia internazionale ha deciso di declassare ben 18 banche italiane salvando solo pochi istituti reputati più stabili.

Le motivazioni di questo declassamento si pongono sulla scia di quelle che hanno portato al downgrade dell’Italia pochi giorni fa. La crisi è risultata più profonda e lunga di quanto si potesse prevedere e ciò ha notevolmente messo alla prova la stabilità economica del paese e delle sue banche. Per l’agenzia di rating gli istituti bancari italiani lavorano in un ambiente ad alto rischio economico, esposte ad una recessione profonda che non accenna a placarsi.

Le previsioni per il PIL del 2013 infatti non sono incoraggianti; a marzo la stima indicava per l’anno in corso un -1,3%, ad oggi le stime sono già state viste al rialzo, intorno all’1,9% in negativo. Secondo le agenzie di rating il nostro PIL ha segnato un calo in termini reali di almeno un 9% dal 2007 ad oggi con un pesante -25% di investimenti. La nota dell’agenzia internazionale di trading conclude: "Non ci aspettiamo che questa tendenza si inverta significativamente nel 2014".

Banche italiane declassate

I dati sempre più negativi registrati negli ultimi 6 anni si sommano ad una previsione per il futuro poco incoraggiante e il risultato sono i continui declassamenti che interessano paesi e istituti bancari. Dopo il downgrade del nostro paese era prevedibile una ricaduta anche sul tessuto bancario, esposto a tutti i contraccolpi provenienti dalla recessione europea e italiana in particolare.

L’agenzia di rating Standard&Poor’s ha deciso quindi di tagliare il rating sul debito di lungo termine di diverse banche italiane; di seguito l’elenco delle banche che hanno subito un abbassamento di un gradino e il loro rating attuale:

  • Unione di Banche Italiane: BBB-
  • Credito Emiliano (Credem): BBB-
  • FGA Capital: BB+
  • Iccrea Holding: BB+
  • MedioCredito Centrale: BB+
  • Banca Popolare di Vicenza: BB
  • Veneto Banca: BB
  • Banca Popolare di Milano: BB
  • Banca Popolare dell’Emilia Romagna: BB
  • Banco Popolare Società Cooperativa: BB
  • Unipol Banca BB
  • Agos-Ducato: BB-
  • Banca Carige: BB-

Standard&Poor’s inoltre ha tagliato anche il rating di breve termine a:

  • UBI banca: A-3
  • Credem: A-3
  • FGA: B
  • Iccrea: B
  • MedioCredito: B

Giudizi confermati

Altre banche invece, si sono viste confermare il proprio grado di rating:

  • UniCredit: BBB per il lungo termine e A-2 per il breve
  • Intesa Sanpaolo: BBB, A-2
  • Istituto per il Credito Sportivo: BBB, A-2
  • Banca Fideuram: BBB, A-2
  • Mediobanca: BBB, A-2
  • Banca Popolare dell’Alto Adige: BBB, A-3
  • Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane: BBB, A-3
  • Dexia Crediop: B+, B

In generale l’outlook su tutte le banche italiane rimane negativo fatta eccezione per Banca Carige e Dexia Crediop.

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