Il presidente spagnolo, Mariano Rajoy, ha rilasciato numerose dichiarazioni, mentre si trovava ospite ad una trasmissione radiofonica Iberica. Il suo discorso ha toccato numerosi argomenti, non ultimi quelli riguardanti l’economia a breve e medio termine. Le affermazioni del presidente hanno influenzato pesantemente l’andamento dello Spread Btp/bund.
La Situazione secondo Rajoy
Il presidente ha ribadito gli obiettivi a breve termine che la Spagna deve centrare entro il 2014: ridurre il disavanzo del PIL al 6,3%, possibilmente senza alzare ulteriormente le tasse. La percentuale risulterebbe leggermente più alta tenendo conto degli aiuti alle banche: ci si attesterebbe al 7,4%, che rimarrebbe comunque un buon risultato, se paragonato a quello con cui si è chiuso il 2011. L’anno passato, infatti, la percentuale del disavanzo del PIL aveva toccato il 9,4%.
La strada è lunga e tortuosa: Rajoy ha annunciato una serie di misure da 150 miliardi di euro, dei quali 39 saranno mobilitati entro il 2013.
Il presidente si è detto contrario alla riduzione degli stipendi dei dipendenti pubblici e ha scongiurato un imminente aumento delle tasse: "per il momento, non è necessario", ha affermato, ed ha anzi espresso l’auspicio di poterle abbassare in un prossimo futuro.
Altre iniziative, come l’aumento dell’IVA, entrato in vigore a Settembre scorso, saranno indispensabili per traghettare la Spagna verso l’orizzonte della stabilità economica.
Diversi punti di vista
Le previsioni del Premier spagnolo per il futuro sono molto ottimistiche e si discostano sostanzialmente da quelle dell’UE. Rajoy conta infatti su una ripresa già dai primi mesi del 2013, malgrado un 2012 in netta recessione. Spinto dal buon risultato degli ultimi trimestri, il prossimo anno potrebbe registrare un più 0,5% e, già nel 2014 tornare a registrare una crescita sostanziale.
L’unione Europea non condivide queste rosee aspettative, prevedendo una recessione dell’1,5% nel 2013, riservando al 2014 una ripresa dello 0,5%.
L’uomo della strada, invece, si attende una crescita non superiore all’1,2%.
Spagna: Bailout? Si vedrà
In questo panorama di risanamento economico, gli aiuti della Comunità Europea potrebbero risultare strategici. Sino ad oggi, il presidente Rajoy è apparso molto cauto in merito a una tale eventualità.
Durante il suo intervento radiofonico, il Premier è tornato sull’argomento, affermando che le condizioni proposte dalla BCE sono ancora in fase di valutazione: giocherà un ruolo determinante la rinegoziazione degli aiuti che dovranno favorire un paese che, grazie alla riduzione degli Spread, è ora in grado di finanziarsi anche sui mercati.
Apertura al Bailout = calo Btp/Bund
“Rajoy ha escluso richieste a breve, ma ha detto che studierà le condizioni di un possibile aiuto l’anno prossimo, anche perché quest’anno sono state già quasi soddisfatte tutte le necessità di fabbisogno" dice Alessandro Giansanti, strategist di Ing.
Il semplice fatto che il Presidente non abbia posto alcun veto ad eventuali aiuti è stato interpretato come un chiaro segnale di apertura in merito.
La reazione non si è fatta aspettare. Dopo le dichiarazioni del presidente si è registrato un calo nel differenziale fra i tassi decennali di riferimento italiano e tedesco che da 359 punti base è sceso a 350 punti base.
Il differenziale Spagna/Germania invece si è attestato intorno ai 429 punti base in netto calo rispetto ai 435 punti base registrati alla chiusura del giorno precedente.
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