Spese notaio seconda casa: imposte fisse, tasse e onorario

Isabella Policarpio

24/10/2019

09/09/2021 - 17:05

condividi

Spese notarili per acquisto seconda casa: quali e quante sono? Dipende da chi è il venditore, se un privato o una impresa costruttrice. I dettagli.

Spese notaio seconda casa: imposte fisse, tasse e onorario

Spese notarili per acquisto seconda casa, quali sono?

Come noto acquistare una seconda casa è una spesa non da poco. Ci sono molte voci da non sottovalutare oltre al costo dell’immobile: le imposte ipotecarie e catastali, le spese per il rogito e l’onorario stabilito dal notaio. Alcune di queste sono stabilite in misura fissa - quindi prevedibili - altre invece dipendono dalla discrezionalità del notaio e dalla complessità del caso specifico.

La differenza di costo dipende anche da chi è il venditore dell’immobile: se un privato cittadino o il costruttore.

In questo articolo cercheremo di elencare le voci di spesa legate all’acquisto della seconda casa. Non si tratta di un elenco esaustivo poiché, come abbiamo anticipato, molti costi sono variabili.

Spese notarili per acquisto seconda casa da privati

Partiamo dalla prima ipotesi, la più comune: l’immobile viene acquistato da un privato cittadino. Nell’acquisto tra privati il compratore deve sempre versare all’Erario queste imposte:

  • di registro pari al 9% del valore fiscale dell’immobile (ossia della rendita catastale moltiplicata per il coefficiente seconda casa di 126) con un minimo di 1.000,00 euro. Su questo valore si calcola l’imposta di registro pari al 9%;
  • catastale di 50,00 euro;
  • ipotecaria di 50,00 euro.

Le imposte naturalmente vanno ad appesantire quella che è la spesa principale, ovvero il prezzo pattuito per la casa.

Oltre a queste spese, che sono fisse e prevedibili, il notaio applica anche delle imposte dette “minori” che dipendono dalla tipologia di immobile e da altre circostanze particolari, delle quali è impossibile fare un preciso elenco. Naturalmente, oltre alle imposte indicate si deve aggiungere l’onorario del notaio che, dopo l’abolizione delle tariffe professionali, è rimessa alle regole della libera concorrenza.

È buona norma chiedere sempre il preventivo al notaio anche se, considerando l’ammontare delle spese minori, questo potrebbe anche avere delle imprecisioni.

Spese notarili per acquisto seconda casa da impresa costruttrice

Se l’acquisto della seconda casa avviene da un’impresa costruttrice, il notaio applica le seguenti imposte:

  • di registro di 200,00 euro;
  • ipotecaria di 200,00 euro;
  • catastale di 200,00 euro;
  • di bollo di 230,00 euro.

A queste si aggiungono anche:

  • tassa ipotecaria di 35,00 euro;
  • voltura catastale 55,00 euro.

A ciò si aggiunge il valore dell’IVA al costruttore che può essere al 10% o al 22% in base al prezzo di vendita dell’immobile.

Come nel caso precedente, anche qui l’acquirente deve aggiungere alle spese sopra elencate quelle relative alle c.d. “imposte minori” e l’onorario del notaio, che dipende dalla complessità dell’atto e dal prestigio dello studio notarile al quale ci si rivolge.

Iscriviti a Money.it