Spam è reato, cosa si rischia? Come proteggersi e sporgere denuncia

Isabella Policarpio

24 Maggio 2019 - 13:13

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Lo spam, o meglio spamming, è reato se realizzato a scopo estorsivo. Cosa si rischia, come proteggersi e come sporgere denuncia alla Polizia postale.

Spam è reato, cosa si rischia? Come proteggersi e sporgere denuncia

Lo spam è una pratica diffusa e molto fastidiosa. In pochi sanno, però, che in alcuni casi è un vero e proprio reato, rilevante sia sul profilo civile che penale.

Lo spam, o meglio “spamming”, consiste nell’invio insistente di email con fini commerciali e pubblicitari. Tuttavia, se realizzato a fini estorsivi, intimidatori o per violare la privacy del destinatario, integra una fattispecie di reato; pertanto ci si potrà rivolgere alla Polizia postale e sporgere denuncia.

Vediamo quando lo spamming è reato, cosa si rischia e come sporgere denuncia.

Spam è reato, cosa si rischia?

Lo spam è sicuramente una pratica molto fastidiosa: le email indesiderate intasano la casella di posta e spesso ne rendono difficile l’utilizzo ottimale.

Vi sono delle ipotesi in cui la condotta di spamming diventa un vero e proprio reato, perseguibile sul piano civile e penale: precisamente quando le email insistenti hanno scopo estorsivo, intimidatorio o violano la privacy del destinatario.

Le sanzioni per lo spamming vanno da una multa che può arrivare a 90 mila euro, fino alla reclusione da 6 mesi a 3 anni. A queste sanzioni si aggiunge anche la pena accessoria della pubblicazione della condanna o dell’ingiunzione.

La Corte di Cassazione, inoltre, ha stabilito che quando la condotta di spamming è manifestamente eccessiva, la vittima ha diritto anche al risarcimento danni. Mentre quando lo spam lede esclusivamente il diritto alla riservatezza, il risarcimento sarà limitato al danno morale subito (sempre che si riesca a provarlo).

Spamming, come ci si difende?

Prima di ricorrere alle vie legali, consigliamo di seguire alcuni accorgimenti per evitare di cadere nella trappola dello spamming.

Innanzitutto, bisogna sempre evitare di divulgare il proprio indirizzo email se non strettamente necessario o a persone di fiducia. Indispensabile è anche limitare la pubblicazione di informazioni personali sui social networks, Facebook in primis.

In secondo luogo non bisogna mai rispondere alle mail spam e, soprattutto, cliccare sui link in esse contenuti.

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Come denunciare alla Polizia postale

Quando si ritiene che la condotta di spam sia eccessiva, lesiva della privacy o si è vittima di una comportamento estorsivo o intimidatorio, ci si può rivolgere alla Polizia postale e sporgere denuncia. La Polizia postale, infatti, è il ramo delle Forze dell’ordine che si occupa della prevenzione e repressione dei reati informatici.

Per denunciare lo spamming occorre recarsi in uno degli uffici della Polizia postale presenti sul territorio nazionale, esponendo la circostanza di reato con tutti i dettagli possibili. In alternativa, la vittima può sporgere denuncia online, direttamente sul sito Internet della Polizia postale.

Altri dettagli su come sporgere denuncia alla Polizia postale cliccando qui.

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# Reato

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