Spagna: oggi il test. Asta Bonos per 4,5 miliardi di Euro

Federica Agostini

20 Settembre 2012 - 10:15

Spagna: oggi il test. Asta Bonos per 4,5 miliardi di Euro

Oggi sarà la giornata del test decisivo per la Spagna con l’asta dei Bonos a maturazione triennale e decennale durante la quale il Governo Rajoy tenterà di vendere 4.5 miliardi di Euro in titoli di Stato.

Rispetto ad un mese fa, i tassi di interesse sui titoli decennali dovrebbero scendere in maniera evidente. Secondo gli analisti, i tassi sul titoli di riferimento dovrebbero attestarsi attorno al 5.75%, il livello più basso degli ultimi quattro mesi e in netto calo rispetto al 6.65% di agosto.

Il sollievo potrebbe essere momentaneo

Ma il sollievo recentemente donato dai mercati potrebbe durare poco se Madrid fallisse nella richiesta del pacchetto di aiuti organizzato dalla Banca Centrale Europea per l’acquisto dei titoli e il mantenimento dei costi a livelli accettabili.

La Spagna è il cuore della crisi dell’Eurozona e gli investitori sono convinti che difficilmente questa riuscirà a sostenere il pesante deficit pubblico nel bel mezzo di una prolungata recessione economica.

Un salvataggio rassicurerebbe gli investitori riguardo alla capacità del paese di ripagare il suo debito, ma allo stesso tempo comporterebbe la sottoscrizione di alcuni vincoli e impegni fiscali che fino ad ora la Spagna non è riuscita a raggiungere, spiegano gli analisti alla CNBC.

La Spagna e i salvataggi

L’asta in sé non dovrebbe essere un problema per la Spagna, ma i mercati vogliono essere sicuri della credibilità del paese che sia pronto a sottoscrivere e ad accettare dei termini da raggiungere scongiurando così anche ulteriori downgrade.

Secondo Orlando Green, del Credit Agricole, il motivo portante dell’asta saranno i titoli a breve termine, ovvero quelli che la BCE sarebbe disposta ad acquistare se la Spagna facesse richiesta di aiuto.

Mesi fa la Spagna ha ricevuto un salvataggio internazionale per la ricapitalizzazione del settore bancario pari a 100 miliardi di euro e il Premier Mariano Rajoy sembra non essere intenzionato a sottoscrivere un "bailout" completo che imporrebbe dure condizioni e restrizioni sul bilanci. Per la fine del 2014 circa il 10% del prodotto interno lordo è destinato alle misure imposte di austerity e il maggior timore del governo è quello di una violenta rivolta popolare nel caso di un nuovo pacchetto di misure di austerity.

Cosa potrebbe spingere la Spagna a chiedere aiuti

Un’impennata sui tassi di interesse, nuove richieste dai governi regionali indebitati o nuovi problemi sul raggiungimento dei target imposti dal primo salvataggio, sono questi gli elementi che potrebbero spingere la Spagna e il suo governo a cercare l’aiuto Europeo della BCE, nonostante le tante esitazioni sulle condizioni da accettare.

Luc Coene, membro del Consiglio della Banca Centrale Europea, lo scorso lunedì ha avvisato Rajoy riguardo al rischio imminente di una rapida impennata dei tassi di interesse, qual’ora la Spagna tardasse ancora nell’accedere al programma di aiuti stilato dalla Banca Centrale Europea.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it