Spagna, flat tax per rilanciare il lavoro. Riduzione del cuneo dell’80% se si assume. Potrebbe arrivare anche in Italia?

Vittoria Patanè

25/02/2014

La Spagna sembra aver trovato la soluzione per ridurre il cuneo fiscale. Si chiama flat tax, vediamo in cosa consiste

Spagna, flat tax per rilanciare il lavoro. Riduzione del cuneo dell’80% se si assume. Potrebbe arrivare anche in Italia?

Il Governo spagnolo guidato da Mariano Rajoy è arrivato ieri in Parlamento con una riforma della tassazione volta a ridurre il cuneo fiscale per le aziende che creeranno nuovi posti di lavoro, ma soprattutto ad alleggerire l’imposizione sulle famiglie.

Si chiama flat tax e ha un meccanismo talmente semplice che ci si chiede come non ci si sia arrivati prima. La proposta ha ricevuto il plauso della Commissione Europea, ma anche dell’agenzia di rating Moody’s che vedono ormai la Spagna fuori dalla crisi economica.

Ricordiamo che fino a poco tempo fa gli spagnoli stavano molto peggio di noi italiani, ma grazie ad alcuni provvedimenti sostanziosi sono riusciti a cavarsela molto meglio, tanto da guadagnarsi nuovamente la fiducia di mercati ed investitori.

Ma in cosa consiste questa flat tax? Secondo gli esperti è la soluzione perfetta. A questo punto sorge spontanea una domanda, potremo adottarla pure noi? Vediamolo

La flat tax

Mariano Rajoy non ha dubbi, la flat tax sarà la misura definitiva che permetterà alla Spagna di rilanciare la propria economia. Ricordiamo che attualmente il tasso di disoccupazione spagnolo è pari al 26%, percentuale che supera il 50% quando si parla di giovani.

Ecco le parole con cui il Premier ha spiegato il meccanismo base della flat tax:

A partire da oggi le imprese che assumono a tempo indeterminato creando nuovi posti di lavoro potranno usufruire di una flat tax di 100 euro al mese sui contributi alla previdenza sociale per i primi due anni dall’assunzione. Si tratta del più importante impulso alla creazione di lavoro della nostra storia.

La flat tax di 100 euro implica dunque che le imprese che creeranno nuovi posti di lavoro potranno usufruire di uno sconto pari all’80% a condizione però che esse utilizzino contratti a tempo indeterminato, che la misura serva ad ampliare l’organico e che il nuovo assunto rimanga alle dipendenze dell’azienda per almeno 3 anni, pena la restituzione dei contributi non versati.

Secondo le stime del Governo, a fronte di contributi pari a 5.700 euro con le agevolazioni scaturite dalla flat tax, l’impresa dovrà pagare solo 1.200 euro. Potrebbe essere una soluzione applicabile anche in Italia?

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it