Sondaggi politici: crolla il PD dopo polemiche sulla scuola, sale il M5S, Forza Italia al minimo storico

La riforma della scuola rischia di costare cara nono solo al governo ma anche al Partito Democratico. I sondaggi politici realizzati questa settimana dall’Istituto Ixé, mostrano infatti il peggior dato registrato dai democratici dalle elezioni europee del 2014. Il partito guidato da Matteo Renzi si allontana sempre di più da quel 40% che fece storia e ad oggi, se si votasse con l’Italicum, finirebbe addirittura al ballottaggio.

Le rilevazioni degli ultimi sette giorni infatti, segnano la perdita dello 0,7% in una sola settimana. Il PD, pur confermandosi primo partito del Paese, scende al 36,2%.

Se si guardano gli ultimi due mesi, la caduta è di quasi tre punti percentuali, che salgono a 7% se il paragone viene effettuato con i massimi di luglio 2014, momento in cui il PD ha raggiunto il 43,4% delle preferenze.

Le difficoltà del Partito sono ormai sotto gli occhi di tutti: i conflitti sull’Italicum, i dubbi sulle elezioni regionali del 31 maggio, i dissidi sulla riforma della scuola con la protesta degli insegnanti che diventa di giorno in giorno più dura. Quest’ultima in particolare, secondo gli esperti, potrebbe infliggere un duro colpo all’immagine del partito leader del centrosinistra.

Concentrandoci un attimo sulle Regionali, la partita sembra ormai persa in Veneto, mentre la Liguria rimane pericolosamente in bilico. In base alle rilevazioni, i democratici sarebbero invece in leggero vantaggio in Campania, dove De Luca avrebbe sorpassato Caldoro.

Parlando degli altri partiti politici, alla discesa del Partito Democratico fa fronte il rialzo di M5S e Lega Nord, rispettivamente a un passo dal 20% e dal 14%. Continua a scendere Forza Italia che tocca un nuovo minimo storico all’11,3% dopo la pesante sconfitta delle Amministrative in Trentino.

Di seguito, la tabella che mostra i risultati del sondaggio Ixé aggiornati al 14 maggio 2015.