Sondaggi: Movimento 5 Stelle cala, PD primo partito, italiani contrari al Monti-bis

Daniele Sforza

16 Novembre 2012 - 15:40

Sondaggi: Movimento 5 Stelle cala, PD primo partito, italiani contrari al Monti-bis

Secondo il sondaggio sulle intenzioni di voto condotto dall’Istituto Swg per Agorà (Raitre), il Movimento 5 Stelle registra una lieve flessione, mentre il PD resta il primo partito conseguendo un piccolo guadagno. 2 italiani su 3 invece sono contrari all’ipotesi di un Monti-bis.

PD e PDL guadagnano, Movimento 5 Stelle e IdV calano

Il PD mantiene il primo posto nelle preferenze degli italiani, con il 26,2% dei consensi (+0,2% rispetto all’ultima proiezione), mentre il Movimento 5 Stelle continua a restare stabile al secondo posto, ma con il 20,5% dei consensi (-0,5% rispetto all’ultima proiezione). Ancora più distaccato il PDL, con il 15% (+0,3% rispetto agli ultimi dati), mentre Lega Nord e Sinistra e Libertà sono quasi appaiati al quarto e quinto posto, guadagnando rispettivamente il 6,3% e il 6% dei consensi.

Più in basso troviamo l’Udc con il 5,4% delle preferenze, seguito da Italia dei Valori (2,8%), Rifondazione (2,4%) e Futuro e Libertà (2,2%).

Qualora ci fosse la possibilità di votare un’ipotetica Lista Monti, invece, questa sarebbe il quarto partito, con l’8,5% dei consensi. Spinto anche dalle pressioni di Angela Merkel e Barack Obama, infatti, Mario Monti starebbe pensando di proporsi alle prossime politiche con una lista apposita, appoggiata da un’area cattolica e che vedrebbe coinvolti anche il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi e il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo.

Italiani contrari al Monti-bis

Due italiani su tre sarebbero però contrari al Monti-bis: solo il 22% appoggerebbe il secondo esecutivo guidato da Mario Monti, mentre il 62% non ne può più e preferirebbe alla guida del Paese un governo politico. Dati emblematici che segnalano quanto gli italiani siano stanchi di subire tagli al welfare e aumenti delle tasse. L’ondata di popolarità che travolse Mario Monti subito dopo la caduta di Silvio Berlusconi si è così spenta manovra dopo manovra, decreto dopo decreto: colpa sicuramente dell’austerity e di una filosofia politica in linea con i diktat europei. La popolarità di Monti (al 71% un anno fa) si attesta attualmente al 36%.

Niente di nuovo sul fronte PD

Il confronto tra i 5 candidati alle primarie del PD andato in onda su Sky lunedì scorso è stato senza alcun dubbio tra i motivi principali del +0,2% di consensi registrato nell’ultima proiezione. Proprio a tal proposito, però, l’istituto Swg ha reso noto una maggiore popolarità di Pier Luigi Bersani, con il 41% delle preferenze, mentre Matteo Renzi perde 1 punto percentuale e si attesta al 26%. Non un granché per quanto riguarda lo spostamento dei voti, ma emblematico per ciò che concerne il grado di persuasione che i due principali candidati del PD hanno effettuato sul pubblico: secondo la ricerca Swg, infatti, Bersani sarebbe risultato molto più convincente di Renzi durante il confronto con il 30% (su scala nazionale) e con il 36% (per quanta riguarda gli elettori alle primarie).

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