Nuove tensioni tra Stati Uniti e Russia: in Siria nuovo raid aereo russo, ma l’obiettivo non era l’ISIS. Ecco perché l’occidente dove iniziare a preoccuparsi.
La Siria rischia di diventare il campo di battaglia di quella che alcuni chiamano da mesi la nuova guerra fredda tra Stati Uniti e Russia. Il raid aereo russo in territorio siriano rinnova la paura.
Poche ore dopo la decisione del parlamento russo di intervenire militarmente in Siria, sono stati confermati i primi attacchi aerei della Russia in Siria. Il fatto è avvenuto dopo il teso confronto tesi il presidente Barack Obama e il russo Vladimir Putin sul miglior modo di agire in Siria in sede d’incontro delle Nazioni Unite di inizio settimana.
Ma perché l’Occidente dovrebbe preoccuparsi di ciò che accade in Siria?
L’obiettivo della Russia non era l’ISIS
La giustificazione della Russia sulla carta è credibile: un intervento all’interno della coalizione internazionale contro il gruppo terroristico dello Stato islamico (ISIS) - proprio come Stalin si è alleato con le potenze occidentali per combattere Hitler.
Tuttavia, la posizione della Russia è diventa meno credibile quando i diplomatici occidentali hanno rivelato mercoledì che il primo obiettivo dell’attacco in Siria, ben lontano dalle roccaforti dell’ISIS, fosse un gruppo di ribelli sostenuto dagli Stati Uniti chiamato Tajammu al-Izza.
Anche la tipologia di armi utilizzata dalla Russia è motivo di preoccupazione per l’occidente.
L’implementazione dei sistemi di difesa aerea SA-15 e SA-22 e i caccia Sukhoi SU30-SM non hanno alcuna evidente giustificazione contro l’ISIS - l’organizzazione terroristica non si è ancora mai mossa nel campo aereo - ma potrebbero essere usati contro le forze della Nato, come ha sottolineato Filippo Breedlove, comandante supremo delle forze alleate in Europa a Washington mercoledì.
“Benzina sul fuoco”
Ashton Carter, segretario alla difesa degli Stati Uniti, ha affermato che il Cremlino ha versato "benzina sul fuoco" sulla situazione in Siria già instabile. Tuttavia, la politica occidentale adottata fino ad oggi non è stata esattamente un successo. Gli attacchi aerei della coalizione guidata dagli Stati Uniti e la formazione militare dei ribelli siriani ad oggi hanno avuto un impatto minimo sull’ISIS.
La Russia sta costringendo ad un cambiamento nella politica in Siria - generalmente nessun altro al mondo riesce a cambiare la politica estera degli Stati Uniti.
L’Occidente, guidato dal presidente USA Obama, ora deve decidere se iniziare un coinvolgimento più attivo nell’alleanza con la Russia, una alleanza che sarà difficile per molti data la rabbia crescente per le azioni militari russe in Ucraina.
Stati Unito contro Russia: chi vince?
Putin potrebbe scendere a compromessi sull’appoggio russo al leader siriano Bashar al-Assad per ottenere un accordo internazionale. L’ISIS rappresenta una minaccia alla sfera di influenza della Russia tanto quanto per l’Occidente, così i due potrebbero finire per dover lavorare (controvoglia), un’altra vittoria per Putin. I suoi obiettivi saranno soddisfatti sia se la Siria tornerà all’interno della sfera di influenza russa, sia se la minaccia ISIS verrà indebolita.
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