Si può andare a pescare nella Fase 2?

Isabella Policarpio

06/05/2020

06/05/2020 - 16:20

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Via libera alla pesca sportiva nella Fase 2 entro i confini della regione, ma con delle regole da seguire: vediamo quali.

Si può andare a pescare nella Fase 2?

Dal 4 maggio 2020 si può andare a pescare al mare, nei fiumi e nei laghi sul territorio della regione in cui si abita. Lo precisa il Ministero dell’Interno in riferimento alla pesca sportiva, che è permessa al pari di altre attività come lo yoga, il surf e il trekking in montagna.

L’importante è rispettare durante la pesca la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, meglio ancora se si va a pesca individualmente e non in compagnia.

Per raggiungere il luogo prescelto è possibile spostarsi con ogni mezzo a disposizione, sia la propria automobile che autobus e treni. In caso di controllo da parte delle Forze dell’ordine lo spostamento deve essere giustificato tramite modulo di autocertificazione.

Al momento diverse regioni hanno emesso delle ordinanze specifiche per regolare la pesca sportiva e amatoriale sul territorio, e molte altre si apprestano a farlo. Tra le regioni che hanno provveduto subito Liguria, Campania, Veneto, Puglia, Lombardia, Calabria, Abruzzo e Marche.

Si può andare a pescare senza uscire dalla regione: novità nella Fase 2

Buone notizie per gli amanti della pesca: nella Fase 2, inaugurata il 4 maggio, si può andare a pescare senza uscire dal territorio della regione, sia nelle acque dolci (fiumi e laghi) che al mare (nelle regioni che vi hanno accesso diretto).

A precisarlo una FAQ del Ministero dell’Interno che riportiamo fedelmente:

“È possibile fare pesca sportiva?

È possibile in quanto rientra nell’ambito delle attività sportive individuali, che sono consentite. Devono comunque essere seguite le regole generali valide per ogni attività sportiva e per gli spostamenti. “

Questo significa che la pesca sportiva è consentita su tutto il territorio nazionale, salvo attenersi alle regole di distanziamento sociale sia durante la pesca che nello spostamento per raggiungere il luogo prescelto (ad esempio non più di due o tre passeggeri a bordo dell’auto). Vietato uscire dalla regione di residenza/domicilio.

Andare a pesca, cosa dicono le ordinanze delle regioni

La FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee) si è da subito mobilitata per incentivare ogni Regione a dettare regole e luoghi ammessi per la pesca sportiva e amatoriale, invito che è stato accolto da diversi enti locali.

A titolo esemplificativo (ma non esaustivo) riportiamo quanto stabilito in alcune regioni.

In Campania, ad esempio, il governatore De Luca autorizza la pesca e le altre attività sportive nella fascia oraria dalle 6.00 fino alle 20.30, almeno fino al 10 maggio.

In Toscana, invece, sia la pesca sportiva che amatoriale sono autorizzate se svolte da soli, ed è anche possibile provvedere alla manutenzione delle barche ormeggiate. Durante la pesca è necessario mantenere la distanza di almeno 2 metri dalle altre persone.

Misure analoghe in Umbria: la pesca è consentita all’interno della regione a distanza di almeno 2 metri dagli altri pescatori, vietati gli assembramenti.

In Liguria è consentita la pesca sia ricreativa che sportiva in mare in via individuale e comunque nel rispetto delle misure di prevenzione anti-COVID-19.

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