Shopping online senza limiti: via il geoblocking in Europa

Matteo Novelli

03/12/2018

03/12/2018 - 13:17

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La Commissione Europea manda in pensione il geoblocking per gli acquisti online: ecco come cambia il mondo dell’e-commerce.

Shopping online senza limiti: via il geoblocking in Europa

Una vera e propria rivoluzione per gli amanti dello shopping online: da oggi, lunedì 3 dicembre, è infatti possibile effettuare acquisti su internet senza limiti geografici in Europa.

Una nuova direttiva europea infatti dice addio al geoblocking, quel sistema che bloccava l’accesso ad un contenuto in base alla propria localizzazione geografica. Ora, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento, il 302/2018, le regole dello shopping online cambiano (aprendo le porte a una serie di piattaforme e client stranieri prima esclusi dal nostro continente).

Quante volte avreste voluto acquistare un articolo a lungo desiderato, attraverso magari un’offerta speciale, su un sito straniero? Quel fastidioso messaggio di blocco regionale è adesso solo un brutto ricordo: ecco cosa cambia con la nuova direttiva europea.

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Shopping online senza limiti

Una lunga battaglia, quella tra la Commissione Europea e il geoblocking, che va avanti dal 2016: con la nuova direttiva si allargano ancora di più le possibilità per i consumatori amanti dell’e-commerce, grazie alla caduta del filtro che andava a limitare gli acquisti online per una serie di clienti selezionati.

La segmentazione del mercato, a sfavore degli acquirenti, è un tema molto delicato, a cui la CE ha prestato le dovute attenzioni andando a modificare la regola del geoblocking all’interno del progetto Digital Single Market.

“Nel 2015 il 63% dei siti e-commerce non permetteva agli utenti di effettuare acquisti da un altro Paese dell’Ue, con il conseguente impedimento all’acquisto online dall’estero per circa due terzi dei consumatori europei. Vogliamo una Europa senza barriere e questo significa abbattere anche gli impedimenti negli acquisti online”, così ha giustificato la nuova scelta Andrus Ansip, presidente della commissione per il Mercato Unico Digitale.

Addio geoblocking: cosa cambia

Grazie alla nuova normativa è ora possibile fare shopping online in tutti i Paesi dell’Unione Europea, senza più la necessità di essere residenti nel territorio appartenente al venditore (magari anche a causa dell’eventuale pagamento con una carta di credito o prepagata straniera).

Tutto questo amplia le possibilità degli acquirenti: non solo articoli al dettaglio, ma anche grandi aziende che hanno più portali online a seconda del Paese di riferimento (pensiamo anche solo al settore turistico, con viaggi e noleggio di mezzi di trasporto). Le varie offerte presenti nei siti dedicati allo shopping saranno ora dedicate a tutti: niente più blocchi nazionali quindi, approfittare di un’offerta su un sito francese o tedesco avrà lo stesso valore anche per chi si trova in Italia, e viceversa.

Proviamo a fare qualche esempio:

  • Il primo riguarda la vendita di prodotti senza consegna fisica. Immaginiamo che un cliente francese voglia comprare una lavatrice online, trovando la miglior offerta disponibile su un sito tedesco: ora i consumatori avranno diritto di acquistare quel prodotto presso la sede del commerciante di riferimento, o di organizzare personalmente la consegna a domicilio;
  • La vendita di servizi elettronici: un acquirente rumeno vuole acquistare i servizi di hosting per il proprio sito Web da un fornitore italiano. Grazie all’abbattimento del geoblocking si potranno aggirare eventuali costi aggiuntivi, ora ingiustificati;
  • La vendita di servizi forniti da una specifica location fisica, come un parco di divertimenti: una famiglia spagnola che ora visiterà un parco a tema portoghese potrà beneficiare di uno sconto famiglia identico, acquistando online dalla propria regione, sui biglietti di ingresso.

Un vantaggio davvero interessante che arriva giusto in tempo per Natale.

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