Inps: contratti a tempo indeterminato +24% grazie agli sgravi fiscali

Mike thomson

11 Maggio 2015 - 19:39

Nel primo trimestre del 2015 si registra un aumento dell’occupazione e della trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato.

Inps: contratti a tempo indeterminato +24% grazie agli sgravi fiscali

Positivi i dati sull’occupazione nel primo trimestre del 2015 con oltre 1,33 milioni di nuovi contratti di lavoro stipulati, per un saldo positivo di 319.873 unità in rapporto alla cessazione di 1,02 milioni di contratti di lavoro nello stesso trimestre (+138% sul 2014).

Gli effetti della legge di Stabilità sui contratti di lavoro
Un effetto di buone dimensioni apportato dagli sgravi previsti dalla legge di stabilità,
che hanno fatto sì che le nuove assunzioni a tempo indeterminato siano state ben 470.785 (+24,1% sulle attivazioni 2014).

L’INPS ha sottolineato un ottima variazione netta per il lavoro a tempo indeterminato nei primi tre mesi 2015.
La rilevazione è stata fatta riguardo tutti i rapporti di lavoro attivati e cessati nel periodo, anche quelli in capo a uno stesso lavoratore.
Per il conteggio sono state prese in considerazione tutte le tipologie di lavoro subordinato, incluso il lavoro somministrato e il lavoro intermittente.

Esclusi dal calcolo solo i lavoratori domestici, quelli pubblici e i lavoratori agricoli.
Rispetto al primo trimestre 2014 le attivazioni sono cresciute del 3,9%, ma nello stesso periodo si registra invece una diminuzione delle cessazioni, un segno senza dubbio positivo che mostra una buona se pur contenuta crescita delle assunzioni da un anno ad oggi.

I dati dell’Inps divergono da quelli dell’Istat
Il presidente Inps Tito Boeri ha spiegato in questi giorni che la divergenza tra i dati diffusi dall’Istat, è frutto del tipo di ricerca a campione da parte del l’istituto di statistica, e quindi restituisce cifre differenti dal dato amministrativo e che l’Istituto include nell’occupazione anche quella autonoma e irregolare.

Nella pratica possiamo vedere che se un collaboratore viene assunto a tempo indeterminato, nei dati Inps questi risulta un contratto di lavoro in più mentre per i dati Istat l’occupazione complessiva non registra un aumento.

Bene in questo primo trimestre dell’anno anche l’aumento delle trasformazioni a tempo indeterminato di contratti a termine (122.645 con un +4,2%) e quelle di contratti di apprendistato (26.396 con un +8,8%).

Per quanto riguarda la retribuzione media teorica per i rapporti di lavoro nel complesso attivati tra gennaio e marzo, si registra un salario di 1.859 euro lordi mensili con un calo dell’1,1% sullo stesso periodo del 2014.

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