Ieri Wall Street ha chiuso di nuovo in territorio negativo in una seduta caratterizzata da continui alti e bassi. Il motivo è riconducibile all’incertezza relativa ad alcune variabili macro europee, dalla Grecia alle prospettive economiche in Germania. Il paese ellenico resta in bilico, nonostante ieri all’Ecofin i ministri finanziari dell’Ue-17 hanno ribadito l’impegno a trovare la migliore soluzione in tempi brevi. Su Berlino incombe il rischio recessione e ieri lo Zew è crollato ben al di sotto delle attese. Gli indici azionari americani ora iniziano a ballare pericolosamente su supporti importanti, per cui la volatilità potrebbe aumentare ulteriormente nei prossimi giorni. Tra le materie prime anche l’oro è stato “contagiato” dalla febbre della volatilità: ieri nell’intraday alti e bassi spettacolari.
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