La Grecia chiede di comprendere i dati reali della sua economia e l’Italia? Cosa farà la troika? Dati sul Pil ancora negativi e l’uscita dalla crisi allontana. Il ruolo della SAIA.
In Italia nel terzo trimestre per il Pil siamo a -0,1%. Non a sorpresa per il Prodotto interno lordo dell’Eurozona secondo la Bce ci sarà un calo inferiore rispetto alle aspettative ma sarà -0,4% contro il -0,6%. Il 2014 dovrebbe far registrare una crescita pari all’1% e non come inizialmente previsto dello 0,9%. Tutto Ok? No!
Questa è comunque l’economia reale dell’euro e con questa dobbiamo fare i conti proponendo progetti di rilancio. Al momento niente si intravede all’orizzonte e il Presidente del Consiglio dei ministri Letta non presenta progetti di rilancio e la Presidente della Camera Boldrini si affida al semestre di presidenza dell’Italia che sarà prima per la Grecia.
Il vice premier e ministro degli Esteri greco, Evanghelos Venizelos, durante un incontro con i membri delle Commissioni Affari Europei ed Esteri del Parlamento, in vista dell’assunzione della presidenza di turno semestrale dell’Ue da parte della Grecia, ha dichiarato: "La Grecia non chiede una trattativa politica, chiede autorevoli interlocutori politici in grado di capire i dati reali e la dinamica dei numeri per fare una trattativa economica".
Atene: i lavoratori in sciopero
Ad Atene il 6 novembre c’è stato uno sciopero generale con manifestazione pubblica e con mobilitazioni in varie città, organizzate dal PAME che è il Fronte Militante All-Workers ( greco : Πανεργατικό Αγωνιστικό Μέτωπο, ΠΑΜΕ, = PAME) che è un centro di coordinamento all’interno del sindacato greco. Si tratta di un movimento nato per iniziativa del Partito Comunista di Grecia e sindacalisti nell’aprile 1999. Inutile dire che PAME è critica verso le posizioni ufficiali della Confederazione generale dei lavoratori greci.
Lavoratori, pensionati, giovani, studenti, donne e disoccupati hanno condannato le nuove misure della troika che sono state imposte alla Grecia. Nonostante la forte pioggia il corteo è stato imponente e la protesta è stata massiccia ed energica.
Hanno chiesto: l’aumento degli aiuti per i disoccupati, servizi di istruzione e sanità esclusivamente pubblici e gratuiti, abolizione delle imposte elevate, cancellazione delle esecuzioni ipotecarie e delle vendite all’asta delle case. Ferma e decisa è l’opposizione alla liberalizzazione dei licenziamenti e alle privatizzazioni. No anche al nuovo attacco fiscale previsto nel nuovo bilancio e alla deregolamentazione degli orari di lavoro e dell’abolizione della domenica come giorno festivo.
Cosa ha risposto la troika?
Il ruolo della Scuola Archeologica Italiana di Atene
E cambiamo registro ma restiamo in Grecia. La SAIA, Scuola archeologica Italiana di Atene, è impegnata da oltre un secolo sulle aree archeologiche ma con i governi dell’euro viene sempre meno finanziata. Ciò nonostante è attiva e cerca di onorare impegni e di assolvere alla funzione di studio e ricerca e di offrire pubblicazioni di rilievo.
Che cosa dice il ministro dei beni culturali Massimo Bray su questa Scuola, unica Ricerca italiana all’estero? E la ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha progetti di rilancio per questa Scuola? Sui rispettivi siti niente si legge.
La SAIA dal 20 20 al 31 gennaio 2014 organizza un Corso di Formazione Avanzata su “Atene e Sparta": I due Skele della Grecia a confronto”. Lezioni e visite alle aree archeologiche e musei seguono linee ideali di rilancio non solo in relazione all’archeologia e alla storia della Grecia ma anche per il Mediterraneo in quanto la Magna Grecia (Italia meridionale) è strettamente legata alle vicende della colonizzazione greca.
Si spera che la SAIA in tempo reale voglia offrire sul suo sito qualche sintesi delle lezioni e anche qualche foto per chi non può recarsi nelle aree archeologiche.
- Quest’articolo non sarebbe stato possibile senza il contributo ricevuto in Newsletter del Centro di Cultura e Documentazione Popolare.
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